Aversa. Si è tenuto venerdì 12 maggio il gran concerto del maestro Enrico Fagnoni, pianista aversano di nascita ma ormai napoletano d’adozione. Presso la Sala Scala Scarlatti del Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli del direttore M° Carmine Santaniello, dove tuttora è docente lo stesso maestro, alle ore 18 si è registrato il tutto esaurito oltre alla diretta streaming prevista sul social Facebook.
Tutti attendevano questo appuntamento concertistico facente parte del cartellone dei concerti proposti dal Conservatorio partenopeo per il 2023. Da subito si era intuito che il la prestigiosa Sala sarebbe stata invasa da un pubblico numerosissimo e così è stato. Inoltre, per la prima volta, c’era da registrare una presenza massiccia di docenti e allievi, a testimonianza del fatto che ancora una volta il Maestro Fagnoni può vantare un grande seguito!
Il concerto vedeva un programma (come sempre) estremamente versatile, distribuito in circa quattro secoli di musica, che avrebbe messo a dura prova anche il più abile dei pianisti. Fagnoni ha esordito con un fantasia pianistica su temi di J. S. Bach, dove al recitativo iniziale si contrapponeva un intenso frammento contrappuntistico, per poi concludere in un finale dalla velocità supersonica ma sempre con estrema precisione tecnica e timbrica. Dopo le composizioni di A. Rubistein e J. Strauss ed ecco a sorpresa arrivare la composizione del Maestro Fagnoni, una composizione ispirata ad una malinconica melodia catalana, dove il suono del pianoforte sembrava chiaramente sostituirsi alla voce umana, calamitando il cuore di tutta la platea.
Il concerto si è concluso con una fantasia tratta dal songbook di G. Gershwin, lavoro discografico prodotto dalla Pianoclassics che sta collezionando successi internazionali. La fantasia toccava alcune tra le più belle e famose melodie del compositore statunitense, alternando momenti di vero lirismo, sfrenati virtuosismi, suscitando nel pubblico scroscianti applausi. Alla fine del concerto sembrava che il pubblico non volesse andarsene, così il pianista a sorpresa regala una meravigliosa elaborazione pianistica di “I te voglio bene assaje”. Al termine del concerto si è concesso, come suo solito ai presenti, ringraziando tutti nonché l’azienda storica “Napolitano pianoforti” ed il tecnico-accordatore Granozio per il supporto con i loro meravigliosi e straordinari pianoforti Steinway&Sons che ha ovviamente utilizzato durante il concerto.