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Allevamento di vitelli sequestrato, svolta a pochi giorni dal blitz

 

Castel Campagnano. Dopo 8 giorni arriva la svolta per l’allevamento di vitelli sequestrato dalla Forestale. Il pubblico ministero della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere Giacomo Urbano, in accoglimento dell’istanza presentata dai legali Nicola Russo e Pietro Mancini, ha disposto il dissequestro dell’allevamento.

Il provvedimento è finalizzato al ripristino dello stato dei luoghi. Nel corso del blitz effettuato prezzo l’azienda agricola di località Squille a Castel Campagnano.

L’ispezione

All’atto del sopralluogo si è riscontrato che i reflui provenienti dalle gabbie in cui sono allevati i vitellini per pendenza defluiscono nel piazzale e da questo nel terreno adiacente. Inoltre i reflui derivanti dal lavaggio dei mezzi e delle attrezzature vengono convogliati, mediante una canaletta, nel canale che corre lateralmente all’azienda con recapito finale in un bacino artificiale di proprietà di terzi.

Infine i reflui raccolti dalle due stalle presenti vengono convogliati in vasche non idonee in quanto non a tenuta stagna per cui si originano dei percolamenti sui terreni adiacenti.

Tale situazione è andata a configurare l’ipotesi di reato di gestione illecita e deposito incontrollato di rifiuti speciali non pericolosi costituiti da effluenti zootecnici. La Forestale ha proceduto al sequestro dell’intero plesso aziendale e delle sue pertinenze, con facoltà d’uso esclusivamente per il governo degli animali e alla denuncia in stato di libertà alla autorità giudiziaria il titolare dell’allevamento.