TEVEROLA. Ha deciso di parlare Tommaso Barbato, il sindaco di Teverola, indagato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Napoli Nord. Lo ha fatto con un lungo post sul profilo personale.
“Come avrete appreso anche dai giornali, c’è un’indagine in corso che mi vede coinvolto. Poche ore fa mi sono recato presso la stazione locale dei carabinieri per un avviso di proroga su alcune indagini condotte dalla Procura di Napoli Nord. Scaduti i termini, la Procura ha ritenuto doveroso prolungare l’inchiesta di altri sei mesi.”
“Ne ero totalmente ignaro, come presumo anche gli altri amministratori e tecnici coinvolti. E solo ieri mattina ho avuto contezza di essere indagato. Nella giornata di mercoledì abbiamo anche ricevuto, come di consuetudine, la visita dei carabinieri che hanno prelevato dai nostri Uffici la documentazione necessaria all’attività investigativa. Non di rado le autorità si sono presentate in Municipio: ogni volta, da parte mia, degli amministratori e dei dipendenti comunali c’è sempre stata la totale collaborazione e sincera sicurezza per il loro operato.”
“Da Sindaco – e prima ancora da cittadino – ho infatti piena fiducia negli inquirenti e sono pronto a dare la mia disponibilità a chi ha avviato tale procedimento garantendo la massima trasparenza. Sono convinto che il Comune di Teverola sarà presto esentato da tale inchiesta, rimanendo come sempre disponibile affinché la Giustizia faccia il suo corso.”
L’inchiesta
Gli indagati sarebbero 9: tra questi il sindaco Tommaso Barbato, i consiglieri Pasquale De Floris e Pasquale Buonpane, gli imprenditori Carlo Verde, Emilio Chianese, Angelo Morra, l’ex dirigente Davide Vargas.
Sotto la lente della Procura di Napoli Nord ci sarebbero la lottizzazione dell’area di proprietà di Angelo Schiavone, la struttura di Agribio e io lavori effettuati in via Roma. L’ipotesi di reato è quella di corruzione, ma certo l’indagine è ancora alle fasi iniziali e per ora non si è andati oltre l’acquisizione documentale.