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Sequestro al re dei supermercati, gli incontri e i contatti col figlio del boss

MARCIANISE. Era stato indagato insieme a lui esattamente un anno fa, ma dodici mesi dopo c’è una cosa che è mutata. Il vero dato saliente tra il blitz di febbraio 2022 e quello di oggi che ha portato ad un sequestro da 60 milioni di euro, risiede in un nome: Giovanni Buonanno.

Il figlio del boss Gennaro o’ Gnucchino, una volta pentitosi, ha parlato di Paolo Siciliano, destinatario stamattina di un sequestro record. Nei verbali ci sarebbero anche alcuni incontri d’affari, nei quali sarebbe state prese alcune precauzioni. In realtà Buonanno junior si è soffermato anche su altri commercianti di Marcianise, nei verbali poi acquisiti dalla Dda.

Paolo Siciliano, titolare, tra l’altro, della catena di supermercati “Pellicano”, è l’imprenditore a cui stamattina il Ros e la Guardia di Finanza ha sequestrato beni per circa sessanta milioni di euro. Siciliano venne arrestato insieme con i nipoti del boss Michele Zagaria Filippo, Nicola e Mario Francesco Capaldo ma, successivamente, il Tribunale del Riesame lo rimise in libertà.

All’imprenditore sono riconducibili otto aziende dei settori immobiliare, edile e del commercio all’ingrosso di prodotti alimentari, a cui fa capo una catena di supermercati che conta ventuno punti vendita nella provincia di Caserta. Il decreto di sequestro – inerente conti correnti, quote societarie e beni strumentali – è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere al termine di indagini, anche di carattere patrimoniale, eseguite dai carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale e dai finanzieri di Marcianise sotto il coordinamento dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli

 

 

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