Cervino. Questa mattina un corriere ha recapitato un pacco direttamente a casa del sindaco Giuseppe Vinciguerra, a Cervino capoluogo, zona Murrilli.
A raccontare l’episodio è lo stesso primo cittadino che dice: “Per pudore non vi dico cosa c’era ma questi tentativi i destabilizzazione mi danno ancora più convinzione ad andare avanti”.
Uno strambo tentativo per turbare anche l’ambiente familiare, una cosa ignobile e hanno dovuto anche spendere dei soldi per questa roba. Inoltre da qualche giorno gira una lettera anonima con contenuti da seconda elementare che dimostrano ancora di più il livello basso e la profonda ignoranza che avvolge questi presunti destabilizzatori. Sulla lettera anonima gli amministratori hanno anche capito chi può essere l’autore. Questo invece il post sul pacco:
Credo e ho sempre creduto che la prima dote di un amministratore risieda nella “maturità”.
È necessario, infatti, avere la maturità di lavorare per i propri concittadini, ma, nel contempo, avere la capacità di ergersi al di sopra delle critiche, delle menzogne, delle calunnie e di tutte le macchinazioni fangose che si orchestrano, più o meno, su qualunque personaggio pubblico.
Tutto questo con il senso del buon padre di famiglia, rivolto ad ognuno dei propri rappresentanti, a prescindere dalla posizione di elettori – a favore – o meno, perché questo è il preciso dovere di un amministratore ed è questo il mio dovere, da qui alla fine del mio mandato.
Continuerò sempre a lavorare per il mio popolo, soprattutto per quella agognata pacificazione sociale che è mancata in questi ultimi anni, causando enormi danni e disagi.
Niente, ma proprio niente, potrà distogliermi da questo obiettivo, che si tratti di calunnie, ingiurie, menzogne o palate di fango.
Ho iniziato, con questa bellissima squadra di giovani, un percorso di ricostruzione del nostro piccolo Comune e continuo a credere che la strada intrapresa sia quella giusta, potendo risollevare, finalmente, la nostra Cervino.
Pertanto, non mi fermerò e, benché giovane, credo di avere le spalle abbastanza larghe da poterne sopportare ancora tante.
Tuttavia, non posso accettare o permettere a nessuno di giocare al massacro con la mia famiglia e, nello specifico, con mia moglie e mia figlia, attraverso atti vigliacchi e miserabili.
Stamattina, a casa mia, è stato recapitato un pacco di cui preferisco, per pudore, omettere il contenuto.
Ovvio che l’intento fosse di creare destabilizzazione e apprensione all’interno di una famiglia – in questo caso, la mia – forse solo per la carica che, orgogliosamente e dignitosamente, ricopro.
Questo atto mi fa capire che c’è tanto da lavorare ancora, in termini culturali e di crescita sociale.
Ciò che mi domando, al di là della sovraesposizione di un personaggio pubblico, è: cosa può far arrivare a tanto una persona?
Ad ogni modo, attaccare gli affetti e i cari è atto ignobile e codardo.
Voglio rassicurare il/i mittente/i, il pacco sì è arrivato, ma non cambierà di una virgola il percorso e l’azione politica ed amministrativa che, con la mia squadra, sto portando avanti.
E, con la stessa determinazione, questa volta, per la prima volta, andrò fino in fondo, perché lo devo a me, alla mia famiglia e anche alla parte sana di questo nostro amato paese.