
SANT’AGATA DE’ GOTI. Crollo choc pochi minuti fa nel cimitero cittadino di Sant’Agata de’ Goti. Si è verificato un cedimento di una parte del camposanto.
Circa trecento bare sono venute giù, finendo nel vallone. Lo scenario che si presenta a chi è intervenuto è davvero inquietante con feretri sparsi ovunque. La zona era da tempo monitorata e certo le abbondanti precipitazioni di queste ore che si sono abbattute anche sulla Valle hanno fatto accadere ciò che tutti temevano con conseguenze catastrofiche.
“Quanto accaduto a Sant’Agata de’ Goti è a dir poco agghiacciante. Esprimo alla città e ai suoi cittadini la mia più totale vicinanza. Sto seguendo da vicino la vicenda e ho già sentito il prefetto, il sindaco Riccio e la consigliera comunale Fusco. Mi auguro che quanto prima sia ripristinata la situazione e che si ponga rimedio a questa catastrofe, che tocca i cuori di tante famiglie colpite nei loro affetti più cari. Se, come viene riportato, la zona era da tempo monitorata vogliamo chiarezza su quanto accaduto, perché scene macabre e irriverenti come queste non accadano mai più” ha dichiarato in una nota Francesco Maria Rubano, deputato di Forza Italia, in merito al crollo nel cimitero, avvenuto oggi a Sant’Agata de’ Goti.
Danni ai vigneti del Sannio
L’ondata di maltempo che si è abbattuta sul Paese con manifestazioni violente ha provocato frane, smottamenti ed esondazioni con piante sradicate, interi campi coltivati allagati tra frutteti, vigneti ed ortaggi e serre provocando danni stimabili in milioni di euro.
E’ quanto emerge da monitoraggio della Coldiretti in riferimento all’avviso di condizioni meteorologiche avverse della protezione civile per violenti temporali al centro sud e neve al nord. Nell’arco delle ultime 48 ore si sono verificati in Italia ben 17 eventi estremi, dalla tromba d’aria a Valmontone nel Lazio alle bufere di vento fino alla grandine e ai violenti temporali che si sono abbattuti a macchia di leopardo nel centro sud mentre nel nord cade copiosamente la neve secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (Eswd).
Particolarmente grave la situazione in Campania dove secondo la Coldiretti nella zona di Capaccio e Paestum nel Salernitano è uscito dagli argini il fiume Sele allagando le coltivazioni di ortaggi invernali e le serre dove vengono coltivate le gustose verdure della quarta gamma mentre nel Beneventano si contano i danni provocati dall’esondazione del fiume Calore che ha invaso circa 200 ettari di coltivazioni compresi i pregiati vigneti della zona di Solopaca.

