Caserta. Mando datoriale, associazioni di categoria e terzo settore sono pronti a lavorare al fianco della Cgil per costruire un percorso di sviluppo per la provincia di Caserta che parta dal lavoro e da un nuovo modello di welfare. Si chiude con questa unità di intenti la prima giornata del congresso confederale della Cgil in corso al Belvedere di San Leucio.
La relazione della segretaria generale Sonia Oliviero ha rappresentato una vera e propria chiamata alle armi nei confronti di tutti. «Abbiamo bisogno di una concertazione con tutti gli attori del territorio per costruire un modello di sviluppo reale che sia in grado di costruire lavoro e non precariato, che superi il fallimento della nuova industrializzazione e che sia capace di offrire un modello di welfare efficace capace di soddisfare i bisogni collettivi e quelli del singolo – ha evidenziato la segretaria – va fatto anche in considerazione di un governo nazionale di destra che con l’autonomia differenziata ha deciso di cancellare il Mezzogiorno dalla sua agenda politica e che, con l’eliminazione del Reddito di cittadinanza, ha sferrato un attacco deciso alla povertà».
Un messaggio forte che è stato raccolto sia dal presidente di Confindustria Caserta Beniamino Schiavone che da quello della Camera di commercio Tommaso De Simone. «Da soli non si va da nessuna parte – ha detto il numero uno degli industriali di Terra di Lavoro – con il sindacato già lavoriamo insieme e siamo pronti a portare avanti questa attività. Ad oggi dal governo non abbiamo ricevuto risposte significative a quelle che sono state le nostre sollecitazioni: nelle prossime settimane porteremo avanti le nostre rivendicazioni con la stessa determinazione». «L’interazione con il sindacato è sempre stata fondamentale – ha aggiunto il presidente della Camera di commercio De Simone – l’infrastrutturazione, il tema del potenziamento delle reti e dei servizi posto dal segretario nella sua relazione sono delle priorità per il territorio che sono esplose in maniera dirompente con la pandemia». La relazione della segretaria Oliviero ha fotografato il momento attuale della provincia di Caserta evidenziando le azioni da mettere in campo e il ruolo del sindacato in questo particolare momento storico. «Il Pnrr è una possibilità che questo territorio non può lasciarsi sfuggire – ha evidenziato – gli investimenti in ambito sanitario sono fondamentali, anche se l’allocazione degli ospedali di comunità e delle case di comunità non è sempre funzionale a quelle che sono le esigenze del territorio.
Abbiamo bisogno di un piano di investimenti straordinario parallelo a quello per le infrastrutture. Avremmo una rivoluzione del sistema sanitario solo se ci saranno medici e personale sanitario in grado di far funzionare i nuovi presidi, capaci di attivare l’assistenza domiciliare. Non dimentichiamo che c’è ancora un policlinico che attende di essere completato… La politica deve essere capace di rispondere a queste esigenze. La nascita di un campo largo progressista oggi diventa una necessità se si vuole rappresentare i bisogni della popolazione in un momento critico come quello che stiamo vivendo dove i problemi del post pandemia s’incrociano con quelli causati dalla guerra». Sia il segretario provinciale di Sinistra Italiana Antonio Dell’Aquila che quello regionale di ArticoloUno Alessandro Tartaglione, entrambi iscritti Cgil, nei loro interventi hanno rilanciato la necessità posta dalla segretaria di costruire un campo largo e hanno evidenziato il ruolo del sindacato come soggetto capace di intercettare le esigenze proveniente dal territorio. «Quella posta dalla segretaria di ridurre i tempi della conciliazione sindacale – ha evidenziato Dell’Aquila – è una nostra battaglia politica. Confermiamo le preoccupazioni della Cgil circa l’autonomia differenziata.
Proprio per questo siamo in piazza con dei banchetti per raccogliere le firme contro una misura che sarebbe estremamente penalizzante per noi». Significativo poi è stato l’intervento di Padre Alex Zanotelli che ha ringraziato l’impegno del sindacato in favore della pace. «L’acqua rappresenta un tema fondamentale per questo territorio – ha sottolineato il religioso – nei prossimi 20 anni correremo il rischio di avere seri problemi di approvvigionamento se non invertiamo la rotta e se non poniamo un argine serio ai fenomeni di inquinamento. Rispetto alla guerra, non possiamo pensare di costruire una pace armando gli Ucraini. La pace si costruisce con il lavoro». Hanno portato il loro saluto anche i segretari di Cisl e Uil Giovanni Letizia e Pietro Pettrone, l’assessore alla Cultura del Comune di Caserta Enzo Battarra, il presidente del Forum delle associazioni Michele Zannini, la coordinatrice di Caserta Decide Sara Femiano, il referente della Nco Pasquale Corvino, quello di Nero e non solo Nello Zerillo. Le conclusioni della prima giornata sono stata affidate al segretario regionale Cgil Campania Raffaele Paudice. I lavori del congresso si chiuderanno domani martedì 10 gennaio sempre al Belvedere di San Leucio.