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Scontro totale tra parroco e sindaco sulla festa: don Rosario invia ultimatum sui carri

Macerata Campania. Ancora tensioni tra l’abate curato di San Martino Vescovo e l’amministrazione comunale targata Cioffi. Quest’anno purtroppo la festa di Sant’Antuono non sta nascendo sotto i migliori auspici e si rischia finanche il sorpasso dei cugini portichesi che vanno d’amore e d’accordo con l’amministrazione comunale.

Sotto la lente la lunghezza dei carri, si sta facendo questione per soli due metri.

Stamani il parroco ha protocollato la terza lettera in Municipio, nella quale rivolgendosi al sindaco ha detto: “Non va sottovalutato il rischio che la storica manifestazione, legata non solo allo spirito religioso ma anche all’orgoglio e tradizione popolare, possa trasformarsi in un esito negativo”.

Inoltre ha chiesto di essere informato sulle determinazioni che assumerà il Comune relativamente ai controlli dei carri.

Infatti stamani i vigili urbani con l’ufficio tecnico erano nei pressi di alcuni carri per effettuare delle misure e pare che il prete si sia anche lamentato in quanto non gli sono piaciute alcune scene ed il clima di strettamente ‘poliziesco’ adottato nei confronti di ragazzi che alla fine sono dei suonatori. Don Rosario ha concluso la lettera dicendo: Vorrete altresì prendere buona nota che se fossero pochi carri ad uscire, la manifestazione del percorso dei carri non sarà più eseguita dalla parrocchia che si occuperà solo del programma religioso”.

Insomma scontro totale tra Chiesa e amministrazione, sembra di essere tornati indietro nel tempo, ci vorrebbe un concordato. Davvero un peccato, a Macerata non sono riusciti a fare nulla di buono e ad elevare questa festa nella posizione che meriterebbe. Quello del parroco somiglia ad un ultimatum. Per altro domani sarebbe stato il giorno tradizionale del sorteggio, anche quello è stato rinviato.

Non c’è nulla che va bene a Macerata, lo abbiamo detto tante volte che sarebbe stato meglio puntare su una direzione artistica esterna con un programma più coinvolgente anche per i commercianti in particolare quelli dell’enogastronomia.

Questa festa andava modernizzata, adattata ai tempi, purtroppo ci si ricorda di Sant’Antuono solo quando arrivano le feste di Natale e poi dopo finisce tutto nel dimenticatoio e se ne parla l’anno prossimo.