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Raid in chiesa e dal pizzaiolo, l’emergenza atellana diventa caso nazionale

ORTA DI ATELLA. «Quello che è successo negli ultimi giorni ad Orta di Atella, è un segnale preoccupante di una escalation di violenza che da tempo interessa il territorio. Nell’arco di nemmeno 48 ore si è assistito a due episodi di assoluta gravità. Dapprima l’irruzione nella Chiesa Evangelica di una banda di malviventi che, armati fino ai denti, hanno aggredito i fedeli presenti, costringendoli a consegnare soldi, cellulari e gioielli sotto la minaccia di armi da fuoco. Poi è toccato al noto pizzaiolo Salvatore Lionello subire un tentativo di furto nella propria abitazione, fortunatamente sventato.

Non si può più tacere di fronte ad un progredire così veloce di eventi criminosi. I cittadini di Orta non si sentono più sicuri e garantiti nella vivibilità quotidiana. Per questo motivo abbiamo presentato e depositato una interrogazione parlamentare al Ministro degli Interni per chiedere di adottare adeguati strumenti di prevenzione e repressione di tali fenomeni ed eventualmente disporre un potenziamento del personale di Polizia impiegato con l’ausilio dei militari impegnati nell’ambito della «Operazione strade sicure», che risulta già attiva in Provincia di Caserta.

In attesa di capire quali interventi potranno essere posti in essere nell’immediato, resta ferma la nostra costante presenza sul e per il territorio, al fianco dei cittadini e di una comunità che sta soffrendo da troppo tempo una condizione di insicurezza e precarietà». Lo dichiarano Gimmi Cangiano e Marco Cerreto, deputati casertani di Fratelli d’Italia.