CASAL DI PRINCIPE/VILLA LITERNO. Clan costringe uomo a vendere casa acquistata all’asta.
Il reato contestato a Della Corte Giovanni, Bianco Franco, Di Fratta Aniello e Pepe Pasquale. Secondo la contestazione Della Corte Giovanni e Bianco Francesco, utilizzando come intermediario Di Fratta Aniello e operando su richiesta del Pepe, esercitavano pressioni per costringere M.S., che aveva acquistato all’asta per conto della figlia un immobile di Pepe Pasquale, a rivendere l’appartamento, ubicato nel Comune di Villa Literno, all’ originario proprietario.
Le intercettazioni
A fondamento della contestazione é anzitutto l’ambientale intercettata a dicembre 2019 tra Della Corte, tale Aniello ed un altro soggetto non identificato. Nel corso della conversazione Della Corte racconta “ci sta un cristiano a Vico che si è comprato una casa all’asta… e questa casa pero di un cristiano che non la vuole lasciare… se la é comprata per 28 mila euro… no… ”. Aniello non comprende “che cosa si é comprato?” e Della Corte ripete “si è comprato questa casa.. mo’ io… gli mandai a dire che il padrone aveva richiesto di non lasciare la casa… tu dovevi chiedere se ti potevi comprare la casa .. se il padrone ti diceva che non era interessato allora tu ti potevi prendere la casa .. invece tu te la sei presa e non te ne sei fottuto di nessuno … lui rispose … ma é necessario che io restituisca questa casa… io l’ho presa a mia figlia… e io gli dissi: non ho capito tu vuoi prendere la casa a tuo figlio e vuoi prendergli la casa di un altro … mo’ voglio dire … quanto hai speso 28 mila euro? prenditi i 28 mila euro… prenditi le spese e pure un pensiero però te ne devi andare continua “mo” io ce lo accennai a questo…mo’ se tu ce lo vuoi dire.. gli devi dire ..sentimi..”.
Aniello lo interrompe “va bene Giovanni ..mo’ voglio capire preciso questo chi é.. tu con chi hai parlato a Vico…” e Della Corte risponde “io gli ho mandato un compagno mio di Casale…” e aggiunge “stava carcerato insieme a questo compagno mio e questo é.. lui dice io non mi voglio mettere in contrasto con nessuno.. ho capito … questo che ha perduto la casa all’asta dice .. me la dovevo comprare … non I’ho potuta comprare perché ho avuto problemi di salute …mo’ mi sono ripreso e mi voglio riprendere la mia casa .. mi ha detto Giovanni mo’ questo quanto ha speso 28 mila euro .. le spese gli voglio fare pure un regalo…”. Aniello chiede “e mo’ lui cosa ha detto quando gli hanno portato l’imbasciata?” .
“La deve posare”
Della Corte ripete “lui ha detto.. io non voglio andare in contrasto con nessuno e questa casa me la vorrei tenere per mio figlio … ma lui non se la puo tenere.. la casa la deve posare.. si deve prendere i soldi se ne deve andare… tu glielo devi dire.. digli che venne Francuccio …” ed ancora “Qua non facciamo nessuna presa di posizione … ti sei preso una casa che non ti dovevi prendere .. quindi posala e vattene ….noi gli diciamo che la persona che ci sta é affezionata alla casa sua .. é dentro Vico.. Digli questi sono parenti ad un parente mio e dobbiamo sistemare questa cosa… ti devi prendere quello che hai cacciato , le spese e il m io parente ti manda anche un pensiero.. ma la casa la devi posare … Comunque digli i soldi, le spese e il regalo non ci sono problemi… però se questo non vuole.. se se la vuole tenere.. devi dirgli.. pensa che ci sta sempre un padrone di casa risentito.. quindi tanto pud darsi che ci metti tuo figlio dentro e va tutto bene e tanto invece che succede qualcosa .. che a questo si arravogliano le cervella e….”.
“Ci ha parlato Mussolino”
Il soggetto non identificato chiede “Ma voi glielo avete gia mandato a dire ?”. Della Corte risponde “‘ci ha parlato Francuccio Mussolino che é stato co-detenuto con lui..”. Aniello interviene “e nemmeno I’ha capito…. no ma io ci vado proprio duro .. gli dico subito: ma allora non vuoi capire …te ne devi andare…”. Della Corte suggerisce “perd mi senti a me .. gli devi dire: ti devi prendere i soldi tuoi; ti devi prendere le spese che ci hai messo e ti fanno pure un regalo … poi se tu la casa non la vuoi posare… devi dire.. ci sta sempre un padrone risentito.. io non lo so… gli dici_ me lo ha chiesto un parente mio di Casale”.