GRICIGNANO D’AVERSA. Un migliaio di persone, tra cui tante famiglie con bambini e associazioni ambientaliste con striscioni e manifesti, hanno partecipato a Gricignano d’Aversa al corteo per dire “no” al biodigestore, l’impianto di trattamento dei rifiuti umidi che la società Ambyenta Campania, controllata da Sersys Ambiente (azienda di Rivoli specializzata nell’offerta di servizi ambientali), vorrebbe realizzare nell’area industriale del comune dell’agroaversano.
Un “no” secco già pronunciato in altri cortei nei mesi scorsi. Gricignano infatti, come i comuni limitrofi, ricade nella cosiddetta Terra dei Fuochi, quella fascia territoriale compresa tra le province di Caserta e Napoli fortemente compromessa dal punto di vista ambientale; da qui nasce la netta contrarietà della cittadinanza alla realizzazione di un impianto in grado di trattare 110mila tonnellate di rifiuti umidi, in una zona dove ne esistono già di impianti di varie dimensioni che trattano le più svariate tipologie di rifiuto.
Qualche anno fa i cittadini protestarono contro la puzza proveniente da un impianto; la mobilitazione, durata più di un mese, portò al risultato che la puzza scomparve, in quanto l’azienda smise di trattare determinate tipologie di rifiuti. Superata quell’emergenza, si è poi materializzato lo spettro del Biodigestore; uno spettro che sembrava essersi allontanato nel gennaio scorso, quando il Consorzio Asi (Area Sviluppo Industriale) Caserta rigettò l’istanza di Ambyenta Campania per l’assegnazione del lotto di terreno nel comune di Gricignano di Aversa dove edificare l’impianto di rifiuti.
Il “no” dell’Asi bloccò l’iter di realizzazione dell’impianto, ma Ambyenta è andata avanti acquistando un terreno a Gricignano, per cui ora ha bisogno delle autorizzazioni, e conta di ottenerle nelle prossime settimane quando si terrà la conferenza di servizi con tutti gli enti coinvolti nell’iter di realizzazione del Biodigestore. Ecco il motivo della protesta, cui hanno preso parte vari sindaci, tra cui quello di Gricignano Vincenzo Santagata.
La mozione del Pd
I consiglieri provinciali del gruppo del Partito Democratico Alessandro Landolfi, Ciro Marcigliano, Stefano Cioffi, Salvatore Lettera e Vincenzo Guida, hanno presentato una mozione con la quale chiedono alla Provincia di Caserta di esprimere parere contrario all’insediamento del Biodigestore nel comune di Gricignano di Aversa, e nei confronti di tutti gli impianti insalubri e delle aziende di trattamenti rifiuti che vorrebbero insediarsi in provincia di Caserta.
La proposta nasce dalla preoccupazione espressa dalle popolazioni che ricadono nel perimetro della così detta “Terra dei Fuochi”; in particolare oggi a Gricignano d’Aversa si è tenuto un corteo di cittadini, associazioni e comitati per dire no al Biodigestore da 110 mila tonnellate, cui ha preso parte anche Giuda, che è sindaco di Cesa, comune vicino a Gricignano che ricade nella Terra dei Fuochi (al corteo c’erano anche i sindaci di Carinaro Nicola Affinito, di Sant’Arpino Ernesto Di Mattia e Tommaso Barbato, sindaco di Teverola).
“Il territorio dell’agro Aversano e dell’agro Atellano compreso nei 34 comuni della provincia di Caserta – si legge nella mozione – è da anni particolarmente degradato a causa dei forti miasmi presenti in atmosfera generalmente provenienti dal circostante e ampio agglomerati industriali ed in particolare quello di Aversa Nord, che arrecano disturbi olfattivi, soprattutto nelle ore notturne oltre che alle popolazioni dove ricadono gli impianti anche ai comuni limitrofi, disagi acclarati dagli innumerevoli e continui reclami della popolazione. Chiediamo che la Provincia esprima parere contrario agli insediamenti futuri, considerato che nell’agglomerato industriale Aversa Nord si concentrano già numerosi opifici che impattano negativamente sulle condizioni ambientali e sulla sicurezza urbana”.
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