CARINOLA. Si è rischiata la tragedia nella casa circondariale di Carinola. Un detenuto di origine straniera ha tentato il suicidio sgozzandosi.
Il recluso – secondo quanto emerso dalla ricostruzione degli agenti, si è provocato da solo profondi tagli su diverse parti del corpo. Soltanto l’intervento degli agenti di polizia penitenziaria ha evitato il peggio.
Il detenuto però non si è calmato nemmeno quando è stato trasferito in infermeria dagli agenti. In quell’ala del carcere ha, infatti, minacciato i medici, mimando il gesto tagliarsi la gola con una lametta. Nel secondo tentativo è intervenuto un agente che è rimasto ferito. Il detenuto è stato trasferito in ospedale per un Tso.
L’ultimo caso, il ras si uccide
La settimana scorsa un detenuto è stato trovato morto nel carcere ‘Morandi’ di Saluzzo (Cuneo). Si gratta di Agostino Matassa, palermitano d 64 anni, condannato a 14 anni e mezzo di carcere al processo. Si sarebbe suicidato usando lacci delle scarpe legati all’inferriata della finestra della cella. Era stato condannato in via definitiva, nel marzo scorso, dalla Cassazione nel procedimento nato dall’inchiesta della Dda ‘Apocalisse’ che riguardava le cosche mafiose palermitane di Tommaso Natale, Resuttana, Partanna Mondello, San Lorenzo e Acquasanta.
Secondo quanto si è appreso, Matassa si trovava in una cella singola doveva aveva chiesto di essere spostato per avere ricevuto minacce da altri detenuti, al rientro dopo un periodo passato nel reparto infermeria per avere tentato il suicidio ingerendo medicinali. Era stato salvato dagli agenti di polizia carceraria.