Skip to main content

Spari al controllo, è casertano il carabiniere ferito. Il messaggio del premier Conte. NOME E DETTAGLI

Caserta. Avrebbe usato una pistola calibro 9 il pregiudicato di 64 anni, Giuseppe Papantuono, che stamattina ha fatto fuoco contro una pattuglia di carabinieri uccidendo il maresciallo Vincenzo Di Gennaro e ferendo il carabiniere Pasquale Casertano. L’uomo era a piedi, ha estratto la pistola ed ha sparato contro l’auto dei carabinieri.

Lo ha precisato dal comandante provinciale dei carabinieri di Foggia, col. Marco Aquilo. “Stiamo cercando di ricostruire la dinamica dell’accaduto – ha detto – il delitto è avvenuto durante un normale servizio”. Il maresciallo ucciso era vicecomandante della stazione carabinieri di Cagnano Varano, in sevizio dal 2013. Non era sposato e viveva a San Severo (Foggia) con il padre. L’arma del delitto sarebbe già stata recuperata. In merito al pregiudicato bloccato nell’immediatezza del fatto, Aquilio ha precisato: “È una persona censurata, a noi già nota. Stiamo facendo tutto il possibile per assicurarlo alla giustizia con tutti gli elementi più solidi che possiamo raccogliere”.

Casertano è residente a Caserta ma in servizio a Cagnano Varano, nel Foggiano.

Il pensiero del premier Conte

“Oggi è un giorno triste, un giorno di lutto. Stamattina a Cagnano Varano un carabiniere, il maresciallo maggiore Vincenzo Carlo Di Gennaro, è rimasto ucciso nell’esercizio delle sue funzioni. E un altro carabiniere, Pasquale Casertano, è rimasto ferito lievemente.

Quanto successo è grave, ferisce lo Stato italiano. Oggi più che mai diventa necessario comprendere che bisogna lavorare con il massimo impegno per recuperare la cultura del rispetto delle istituzioni e la fiducia che ogni cittadino deve riporre in esse. È questa la mia più grande aspirazione in questo alto mandato che sto svolgendo.

Ai familiari del maresciallo Di Gennaro e all’intera Arma rivolgo il mio più sentito cordoglio, mentre al carabiniere Pasquale Casertano i migliori auguri di pronta guarigione.”

L’aggiornamento

Nazionale. E’ stato arrestato subito dopo gli spari l’uomo, un pregiudicato di 67 anni, ritenuto responsabile dell’uccisione del maresciallo dei carabinieri avvenuta questa mattina nella piazza principale di Cagnano Varano. La vittima è Vincenzo Di Gennaro ed aveva 47 anni. Nella sparatoria è stato ferito anche un altro militare che è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza. Le sue condizioni, a quanto si è appreso, non sarebbero gravi.

Il primo lancio

Nazionale. E’ morto il carabiniere rimasto ferito in una sparatoria avvenuta questa mattina nella piazza principale di Cagnano Varano. La vittima è un maresciallo di 45 anni. I carabinieri hanno bloccato e portato in caserma e stanno ora interrogando un uomo che sarebbe fortemente indiziato dell’uccisione.

Secondo prime indiscrezioni, la sparatoria sarebbe avvenuta ad un posto di blocco nella piazza principale di Cagnano Varano. Una pattuglia dei carabinieri ha fermato per un controllo un’auto con a bordo un pregiudicato. Questi avrebbe sparato con la pistola uccidendo il maresciallo e ferendo un altro militare in modo non grave. Ha poi tentando la fuga ma è stato bloccato e portato in caserma dove viene interrogato.

Le reazioni

“Mi rattrista e angoscia quanto avvenuto a Cagnano Varano, sono vicino alle famiglie dei carabinieri coinvolti nella sparatoria. Un estremo sacrificio in difesa della legalità e dello Stato democratico. Ho chiamato il generale Nistri per porgere il mio sentimento di vicinanza. La commissione Antimafia ha attenzionato da subito il territorio di Foggia ed è già pianificata la missione ufficiale dopo diverse visite sul territorio. Siamo di fronte ad una vera emergenza. Lo Stato risponde, ma è necessario uno sforzo maggiore e continuo. Le condoglianze rimangono vane se non segue immediata azione di risposta per i cittadini”. Cosi’ Nicola Morra, presidente della commissione parlamentare Antimafia.

“Una preghiera per Vincenzo, un pensiero alla sua famiglia e ai suoi colleghi, il mio impegno perché questo assassino non esca più di galera e perché le Forze dell’Ordine lavorino sempre più sicure, protette e rispettate”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini, dopo la morte del carabiniere rimasto ucciso stamani in una sparatoria nella piazza principale di Cagnano Varano nel Foggiano.