
SANTA MARIA CAPUA VETERE (Antonio Tagliacozzi). Questa volta l’ultima giornata della manifestazione “La città sotto la città” si è tramutata nell’evento “La città sotto l’acqua” se è vero come è vero che numerose zone sono state sommerse dall’acqua che la rete fognaria non è stata in grado di assorbire, vuoi per l’abbondanza della pioggia, vuoi per la scarsa manutenzione delle caditoie.
Le maggiori difficoltà si sono registrate sempre nei punti nevralgici del centro storico dove sono stati chiusi temporaneamente il sottopasso di via Saraceni ed i ponti di via san Giovanni e in località 14 ponti. Ma i disagi maggiori si sono verificati nella centralissima piazza san Pietro dove la omonima chiesa, nella foto, ha dovuto sospendere le funzioni religiose della mattinata a causa del solito allagamento che ha invaso il sagrato e l’interno della navata centrale e delle cappelle laterali.
Il parroco don Agostino Porreca, con i fedeli ed alcuni volontari hanno provveduto a liberare la chiesa dall’acqua che comunque ha causato notevoli danni ai banchi ed al pavimento. E dire che questa storia si ripete ad ogni pioggia più consistente e da oltre venti anni non si riesce a risolvere il problema che dovrebbe essere strutturale dal momento che i livelli della fogna sottostante la piazza non dovrebbero essere in linea con la rete principale che quindi, riceve con difficoltà una massa d’acqua consistente. Al problema hanno messo mano, ingegneri, tecnici, professori, imprenditori, ma nessuno è stato in grado di eliminare il problema anzi sembra che in alcuni casi sia stato addirittura aggravato. E’ stata chiusa anche la villa comunale, mentre per domani il sindaco Mirra ha emesso una ordinanza di chiusura per le scuole di ogni ordine e grado che si intende, non siano state sede di seggi elettorali.

