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Foto del secolo, un’acerrana tra i 5 scienziati italiani impegnati. L’invito del sindaco

Acerra. C’è anche un’acerrana tra i 5 scienziati italiani impegnati nel progetto che ha portato a scattare “la foto del secolo” al buco nero. A renderlo noto è il sindaco Raffaele Lettieri che ha invitato la docente della Federico II in città: “A nome di tutta la comunità di Acerra, e certo di interpretare i sentimenti di tutti gli Acerrani, faccio i miei complimenti al nostra concittadina Mariafelicia De Laurentiis, dell’Università di Napoli Federico II, che è tra i cinque scienziati italiani del progetto internazionale Event Horizon Telescope (Eht), al quale l’Italia partecipa con Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).”

 

“La nostra concittadina, insieme agli altri scienziati, ha partecipato alla scoperta più avvincente degli ultimi anni, l’individuazione e la cattura dell’immagine fotografica di un buco nero al centro di una #galassia lontana 55 milioni di anni luce. Sapere che uno scienziato di Acerra è protagonista di un’impresa scientifica di tale portata storica ci riempie di orgoglio e ci spinge a lavorare con sempre più forte #impegno e #passione per tutti i giovani talenti della nostra terra, perché possano avere, in futuro, maggiori occasioni per non dover portare lontano dalla loro terra il loro sapere e il loro valore. Ci incontreremo presto al suo ritorno in città e compatibilmente con i suoi tanti impegni. Per il momento i nostri complimenti e l’orgoglio della Città di Acerra” ha concluso Lettieri.

La scoperta

Per la prima volta è stato fotografato un buco nero. Dopo che nel 2016 le onde gravitazionali hanno dimostrato l’esistenza di questi misteriosi oggetti cosmici, arriva la prima prova diretta e l’immagine che lo testimonia è quella del buco nero Messier 87, al centro della galassia Virgo A (o M87), distante circa 55 milioni di anni luce. Al risultato, del progetto internazionale Event Horizon Telescope (Eht), l’Italia ha partecipato con Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn)

Pubblicato in sei articoli in un numero speciale della rivista Astrophysical Journal Letters, il risultato è stato annunciato oggi contemporaneamente in sei conferenze stampa. A Bruxelles lo hanno presentato il Consiglio Europeo della Ricerca (Erc) e il progetto Event Horizon Telescope (Eht), alla presenza del Commissario Europeo per la Ricerca, la Scienza e l’Innovazione Carlos Moedas; le altre cinque conferenze stampa sono state organizzate a Santiago del Cile, Shanghai, Tokyo, Taipei e Washington. Fin dal 2014 l’Erc ha finanziato con 14 milioni di euro il progetto Eht e in particolare le ricerche coordinate da Luciano Rezzolla, Heino Falcke, della Radboud University Nijmegen, e Micheal Kramer, della Royal Astronomical Society. A catturare l’immagine rivoluzionaria è stata la rete di otto radiotelescopi che fa parte della collaborazione Eht, costituita proprio per riuscire a catturare la foto più ambita dell’astrofisica. “Abbiamo cercato i buchi neri più grandi, come quello al centro della Via Lattea, chiamato Sagittario A, e quello della galassia M87”, ha detto all’ANSA Luciano Rezzolla, direttore dell’Istituto di Fisica teorica di Francoforte, membro del comitato scientifico della collaborazione e che ha partecipato all’analisi teorica dei risultati. Il buco nero del quale è stata catturata l’immagine è quello al centro della galassia M87.