Maddaloni. E’ riesplosa stamattina la protesta dei lavoratori che da oltre una settimana stanno presidiando l’ingresso dello scalo Interporto Sud Europa di Marcianise-Maddaloni. Una quarantina di operai licenziati stanno manifestando per chiedere un reintegro in organico e una schiarita nel proprio futuro occupazione.
Sul posto c’è un massiccio spiegamento di forze dell’ordine, in particolare polizia con agenti del locale commissariato, ma anche carabinieri e una pattuglia della Finanza. Non si registrano problemi di ordine pubblico ma la rabbia dei lavoratori è tanta anche perchè i rapporti con l’azienda sono ormai ai minimi termini. Nemmeno l’intervento del sindaco Andrea De Filippo con una lettera inviata al Prefetto è servito per provare a costruire un dialogo tra le parti. Anzi.
Da ottobre 2018, quando sono state licenziate le 54 unità (solo 12 sono tornate al lavoro), la situazione è peggiorata ed adesso anche l’ultimo cantiere operativo rischia di chiudere i battenti mandando tutti a casa. Nubi, insomma, all’orizzonte per la vertenza e con i cantieri blindati dalle forze dell’ordine il dialogo sembra una strada secondaria. La rabbia dei lavoratori non risparmia nessuno, a partire dai sindacati per finire al Comune di Marcianise, considerato latitante su questo fronte.
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