San Felice a Cancello. Spaccio di droga sotto l’egida del ras Filippo Piscitelli detto ‘o Cervinaro, detenuto dallo scorso aprile dopo il maxi blitz dei carabinieri. E’ il 27 novembre 2019 e il 52enne di stanza a Polvica è nel pieno della sua ascesa, ancora non sono avvenuti gli arresti di Pelaggi e Morgillo (con maxi sequestri di coca9 che segneranno la sua parabola discendente, e si trova in auto con Cimmino Lazzaro, figlio di Antonio Cimmino, si tratta dei lazzarielli del Botteghino.
Filippo si lamenta con il suddetto perché il padre, Antonio, pretende uno sconto ulteriore sulla vendita all’ingrosso di ‘neve’, addirittura vuole scendere sotto i 45 euro al grammo. Secondo lui Lazzariello senior perde troppo a confezionare la roba e a questo punto è meglio che con alcuni clienti se la vede lui. Insomma il capo critica i metodi del Lazzariello.
Comunque Antonio Cimmino continuava a chiedere importanti quantitativi e spesso glieli portava direttamente al bar di sua proprietà, uno dei punti di ritrovo del ras sammarchese.
E proprio in merito a queste consegne, Filippo in un’intercettazione si lamenta e dice che per colpa loro rischia di farsi 30 anni di carcere: “Troppi rischi”. Una profezia quella del Cervinaro.