MATESE. “In merito ad alcune notizie di stampa diffuse nelle ultime ore su giornali on-line e cartacei di Caserta e provincia, voglio chiarire che non vi è stato alcun nuovo blitz delle forze dell’ordine presso il Consorzio di Bonifica Sannio Alifano.
Taluni organi di stampa hanno ripreso e rilanciato, come se fosse nuova, una notizia invece vecchia di 20 giorni e risalente allo scorso 6 luglio quando personale della Guardia di Finanza ha acquisito, presso l’ufficio tecnico consortile, documentazione relativa ai lavori in corso per il completamento funzionale dell’impianto irriguo a servizio della zona bassa della Piana Alifana e della Piana di Gioia Sannitica e della Piana di Telese Terme.
Si tratta di un’opera risalente alla precedente gestione del Consorzio e di un appalto di oltre 13 milioni di euro aggiudicato nel luglio 2020, quando era presidente dell’Ente il mio predecessore, quasi un anno prima, quindi, della mia elezione avvenuta a fine maggio 2021, ad un consorzio di imprese, alcune delle quali finite sotto indagine da parte degli inquirenti.
Come si evince chiaramente dalle pagine dell’ordinanza, tra l’altro, l’attività investigativa in atto non riguarda minimamente il Consorzio né la procedura di gara dell’appalto o la sua attività, bensì la fase di realizzazione dei lavori.
Pur tuttavia, non si comprende come possano essere associati i lavori oggetto di indagine con la mia persona e la mia amministrazione che attualmente guida l’Ente”.
Lo dichiara Franco Della Rocca, presidente del Consorzio di Bonifica Sannio Alifano.