BAIA DOMIZIA/MARCIANISE/AVERSA. E’ l’ultima, pessima moda, che porta la scia di violenza storica di ogni estate nella nuova era, quella dei social. Le bande di giovani che già da qualche notte stanno imperversando con minacce e colpi proibiti stanno utilizzando i nuovi canali di comunicazione per sfidarsi.
Su Tik-Tok, il social più popolare tra i giovanissimi, e purtroppo spesso usato anche da personaggi della malavita per “esternare” pezzi di vita e per mandare messaggi, non sembra pacifici ai rivali. Tali si considerano anche alcune frazioni di ragazzi in vacanza sul litorale domizio che nelle scorse settimane hanno fatto circolare un video nelle chat, con l’eloquente messaggio di presentazione “Anche a Baia comandiamo noi”.
Un filmato realizzato o comunque veicolato da alcuni protagonisti delle notti agitate. A fronteggiarsi non sono solo i “soliti gruppi” provenienti dalla provincia (da Marcianise all’agro aversano) e che si stanziano d’estate per la villeggiatura ma anche una fazione autoctona, di giovani cellolesi, che rivendicano il proprio territorio. Una guerra tra bande, partita come una challenge, ma che rischia di avere conseguenze gravissime.