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Fabbrica di botti illegali a ridosso della scuola, verdetto per 4. TUTTI I NOMI

MACERATA CAMPANIA/SAN PRISCO. Tre condanne nell’inchiesta sulla fabbrica di botti illegali scoperti a Caturano.

Sono stati inflitti un anno e sei mesi ciascuno per Mario Caroprese, 44 anni, di Mondragone; Vincenzo Mosca, 41 anni, di Vitulazio e Assunta Ceka, 25 anni, di San Prisco (pena sospesa). Assolta Carmela Di Palma, 40 anni di San Prisco. Nel corso della requisitoria il pm aveva chiesto 5 anni per tutti.

A far scattare il blitz, ormai quattro anni fa, i militari della Compagnia di Marcianise che fecero irruzione in un fabbricato in via Gorizia, frazione Caturano, in cui sorprendevano ben 7 soggetti (di cui un minorenne) intenti a svolgere l’attività di fabbricazione di esplosivi in assenza di qualsivoglia autorizzazione e in dispregio alle più elementari forme di sicurezza.

In particolare l’intero piano terra del caseggiato era stato approntato a fabbrica abusiva di fuochi d’artificio, prevalentemente del tipo “Cobra”, prodotto professionale di tipologia F4, che per la sua pericolosità non è destinato alla libera vendita, ma può essere acquistato solo da soggetti che hanno adeguata capacità tecnica e muniti di autorizzazione per spettacoli pirotecnici attrezzati.

L’attività illecita veniva peraltro svolta senza alcuno scrupolo né precauzione per l’incolumità dei limitrofi condomini e di quella dei numerosi bambini che giornalmente frequentano le due scuole, materna e primaria, distanti solo poche decine di metri dai locali sequestrati.