MARCIANISE. Spuntano filmati, incassi e anche qualche nome eccellente dopo il blitz di venerdì che ha portato al sequestro di una casa a luci rosse in corso Matteotti.
il personale del Commissariato della Polizia di Stato di Marcianise durante un’operazione di monitoraggio del territorio e a seguito di notizie apprese da fonti confidenziali fatto irruzione in un appartamento nel centro storico della città e hanno scoperto che alcune giovani cinesi erano dedite alla prostituzione. Sul posto interveniva anche personale della polizia scientifica per effettuare filmati all’interno dell’appartamento composto da diverse mini stanze dotate ciascuno di letto matrimoniale.
La straniera di nazionalita’ cinese che si trovava all’interno dell’appartamento si rifiutava di dare le proprie generalita’ e insofferente dei controlli colpiva con un thermos uno degli agenti di polizia impegnato nell’attivita’ investigativa che aveva luogo dopo numerosi servizi di appostamento e di pedinamento. Veniva denunziata per resistenza a pubblico ufficiale e sfruttamento della prostituzione.
Venivano rinvenute in una borsa banconote di piccolo taglio per un valore ai mille euro ed in particolare una banconota di 50 euro era palesemente contraffatta. Il tutto veniva sequestrato e denunziato alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere per le formalita’ di rito. Poi la cittadina di nazionalita’ cinese di 51 anni L.X. veniva fotosegnalata in Commissariato. Per sfruttamento della prostituzione veniva denunziata anche la proprietaria dell’immobile, F.Y. di 59 anni anche lei cinese.
La casa, dove c’erano tante stanze per i clienti, tutti italiani (molti sarebbero nomi consociuti e insospettabilinon solo della città ma anche dell’hinterland), era stata regolarmente fittata per poter aprire un attività commerciale, e le due cinesi denunciate erano in possesso di permesso di soggiorno.
