Caserta. Sono partiti ieri nella sede della Coldiretti, in via Cesare Battisti a Caserta, i percorsi di assistenza linguistica, totalmente gratuiti, organizzati dal Cidis e destinati agli stranieri presenti sul territorio. Una ventina gli iscritti, in maggioranza ucraini ma ci sono anche egiziani e senegalesi, che frequenteranno l’aula due volte a settimana, il lunedì e il venerdì, per i prossimi tre mesi. L’iniziativa, promossa nell’ambito del progetto ‘Passaparola’ – cofinanziato da Unione Europea, Ministero dell’Interno e Regione Campania – , si pone l’obiettivo di fornire un supporto linguistico concreto ai cittadini immigrati, agevolarne l’inclusione sociale e fornire loro strumenti e competenze per
affrontare al meglio la permanenza sul territorio italiano.
‘Abbiamo accolto con entusiasmo questa proposta di collaborazione del Cidis – ha detto il direttore di Coldiretti, Giuseppe Miselli, in occasione dell’inaugurazione del corso – e abbiamo messo immediatamente a disposizione gli spazi dell’associazione per lo svolgimento di questi percorsi linguistici. Al contempo siamo pronti a mettere in campo tutte le attività che saranno ritenute utili ed efficaci per andare incontro alle esigenze di un popolo, quello ucraino in particolare, che sta
vivendo un momento drammatico e al quale va tutta la nostra solidarietà’. ‘Con questa iniziativa – è stato il commento di Bianca Grimaldi, docente di italiano L2 del Cidis – si consolida un rapporto di collaborazione di lunga data con la Coldiretti che ci consentirà di raggiungere un altro obiettivo di grande impatto sociale con la possibilità per tanti cittadini stranieri di integrarsi più facilmente sul territorio che li ospita’.
Quello iniziato ieri è infatti il quinto corso attivato dal Cidis da quando è scoppiata la guerra in Ucraina. Tre laboratori ludico-
didattici per i bambini in fuga dal conflitto sono in fase di svolgimento nella sede di corso Trieste mentre un quarto percorso di assistenza linguistica per adulti e bambini è tuttora ospitato nei locali della Cisl in via Ferrarecce e svolto in collaborazione con l’associazione Anolf.