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L’annuncio di Racioppoli: “Ecco perché mi candido a sindaco”

Recale. “Amo la mia città e la voglio più bella e accogliente, più viva, solidale e sicura. Voglio che Recale diventi la città delle opportunità, che curi e protegga i bambini; che offra ai giovani la possibilità di mettere su famiglia e che si faccia carico della serenità dei suoi anziani. Voglio una città capace di premiare il talento e i comportamenti virtuosi, che esalti il commercio, l’impresa, il dinamismo culturale; che attragga, in modo etico, intelligente ed ecologico, i finanziamenti pubblici e privati. Voglio una città in cui ognuno si senta protagonista e responsabile della propria terra e della propria gente; in cui i cittadini non siano più spettatori passivi di un immobilismo che, finora, ci ha rubato progetti e sogni” sono le parole del candidato a sindaco di recale, Angelo Racioppoli, che in un lungo post su Facebook ha annunciato le sue motivazioni.

“Cambiare Recale è possibile! Ma bisogna lottare per farlo, giorno per giorno, tutti insieme, con gioia e con amore. Non si può pretendere che una città cambi, se non siamo i primi a volerla cambiare, se non siamo disposti a rompere i soliti schemi, le solite contrapposizioni; così come non si può governare Recale e fare a meno dei recalesi, di chi ci è nato e di chi ha scelto di viverci. Un’ampia coalizione mi ha proposto la candidatura a sindaco: di fronte a questa chiamata civica è emerso in me, forte, il dovere di esserci, di offrire a Recale un’alternativa; ci anima un patto nobile, lontano da interessi di parte e da clientele, e connotato dall’impegno di servire, con onore, la città, per aprirle strade nuove, ridisegnare speranze, guardare al futuro.
Recale ha bisogno di tutti noi, dell’aiuto, piccolo o grande, che ognuno potrà offrire; ha bisogno di riscoprire il senso di comunità, l’orgoglio di essere Recale. Il 12 giugno saremo chiamati a una scelta: continuare a rassegnarci ad un presente grigio o scrivere una storia diversa, per noi e per i nostri figli.
La mia scelta l’ho fatta: mi impegno a promettere solo l’onestà, l’ascolto, la competenza, l’ostinazione. E a essere ciò che sono sempre stato.”