Capodrise. Il pluripregiudicato di Capodrise Francesco Gaglione, sorvegliato speciale, è coinvolto nell’ordinanza spiccata lunedì scorso dalla Procura di Napoli ed eseguita dal gruppo carabinieri di Castello di Cisterna con una misura cautelare personale e reale (27 provvedimenti restrittivi di cui 23 in carcere, 4 agli arresti domiciliari e il sequestro preventivo di un autonoleggio), emessa dal G.i.p. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di altrettanti indagati gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione mafiosa, associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti e detenzione ai fini di spaccio, detenzione illegale di armi, estorsione, ricettazione e trasferimento fraudolento di valori.
L’attività investigativa, svolta dal citato Nucleo Investigativo dal dicembre 2018 al novembre 2021 con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, ha consentito, in sintesi, di documentare:
l’operatività di un’associazione camorristica denominata “167”, in Arzano e comuni limitrofi, quale diretta derivazione della consorteria AMATO-PAGANO, radicata nella zona a nord di Napoli, l’operatività di tre piazze di spaccio ad Arzano (di cocaina, eroina, crack, marijuana e hashish); la consumazione di molteplici episodi estorsivi, in danno di commercianti arzanesi;
l’intestazione fittizia di un autonoleggio, di fatto gestito da un indagato.
Il blitz a Caserta
A Gaglione, finito nelle intercettazioni, hanno sequestrato una Lancia Y immatricolata quest’anno e una Smart Brabus, sono stati gli uomini del commissariato di Marcianise e notificargli l’ordinanza e il verbale di sequestro delle macchine, ora in custodia giudiziaria. Insomma piove sul bagnato per il 30enne capodrisano, già alle prese con una recente ordinanza spiccata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e altri guai giudiziari nella zona di Parma.