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Morgillo condannato ad 8 anni: è scampato a 16 capi d’imputazione su 33

San Felice a Cancello. Si è tenuto davanti al Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Dott. Pasquale D’Angelo, il processo per droga scaturito dalla nota “Operazione San Marco”, condotta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, coadiuvata dalla Compagnia Carabinieri di Maddaloni. Le indagini, durate oltre un anno, da febbraio 2018 a marzo 2019, hanno restituito gravi prove circa un’intensa e articolata attività di spaccio perpetrata nella Valle di Suessola e nella Valle Caudina, tra i comuni di San Felice a Cancello, Maddaloni, Arienzo, Santa Maria a Vico, Arpaia e Montesarchio, con base di approvvigionamento il Parco Verde di Caivano, di cui era considerato deus ex machina il ras Morgillo Gennaro.

All’esito della discussione, il GIP ha emesso una pena leggermente superiore rispetto alla richiesta iniziale a carico del ras Morgillo Gennaro, di San Felice a Cancello, di 34 anni, difeso dagli avvocati Vittorio Fucci e Igino Nuzzo, imputato di 33 capi d’imputazione i quali, a vario titolo, comprendevano innumerevoli ipotesi di approvvigionamento e di spaccio aggravato di sostanza stupefacente. A seguito di assoluzione da 16 capi d’imputazione, il Giudice lo ha condannato, per i restanti 17, alla pena, vicina al minimo, di anni 8 di reclusione.

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