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Scappa dalla guerra, ucraina aggredita in ospedale: tensione al pronto soccorso

CASERTA/BELLONA. Non è una stata una bella pagina di accoglienza quella scritta questa mattina al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta. Una donna ucraina di mezza età è stata infatti oggetto di frasi poco piacevoli da parte di un medico in servizio presso il nosocomio di via Tescione.

La donna è arrivata nel Casertano da pochi giorni dopo un viaggio di una settimana da Leopoli, una delle ultime cittadine a diventare teatro di questa atroce guerra, a Bellona, dove vive la figlia col marito. Nonostante le premure della sua famiglia la donna continua ad avere problemi di salute, dovuti anche alla difficoltà nel “convertire” i medicinali assunti in Ucraina.

Questa mattina, dopo alcuni giorni nei quali si è alimentata a fatica, si è sentita male ed è stata trasportata in ambulanza al pronto soccorso del civile di Caserta. Fin a lì tutto bene. Una volta giunta in ospedale insieme alla figlia le difficoltà di dialogo hanno provocato momenti di tensione con una dottoressa che – secondo le testimonianze dei familiari (erano presenti la figlia e il genero) – avrebbe anche usato un’espressione infelice: “Vengono qui e non sanno nemmeno cosa vogliono”. La situazione è poi tornata alla normalità senza ulteriori conseguenze ma con grande amarezza.

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