S. Maria a Vico. Dal 1 al 3 aprile, il Portoncino AIL 227 riapre le porte in occasione della campagna pasquale a sostegno della ricerca contro le malattie oncoematologiche. In questo periodo di apprensione, in cui il mondo è attraversato dall’orrore della guerra e dal perdurare della pandemia, la squadra santamariana dell’AIL, presieduta e coordinata da Francesco De Lucia, si impegna a tenere accese le luci della solidarietà anche sul tema della ricerca e della cura alle malattie oncoematologiche.
Dal 1 al 3 aprile, infatti, avrà luogo la tradizionale campagna solidale delle Uova pasquali targate AIL.
I volontari dell’associazione italiana contro le leucemie si stanno preparando ad aprire le braccia alla partecipazione di una comunità che, anche in uno stato di emergenza così impattante, si è sempre mostrata vicina e solidale alla causa.
Anche per questa edizione, dopo la ripartenza natalizia, i cittadini suessolani e dell’intero circondario avranno l’opportunità di donare il proprio contributo presso le diverse sedi allestite per l’occasione.
Le uova di Pasqua e tutti i gadget dell’associazione saranno infatti reperibili non solo al tradizionale Portoncino – sito in via Appia, 227 – ma anche, Domenica mattina, nella centrale piazza Roma, a Santa Maria a Vico, e ancora a Messercola (Cervino), presso il Centro revisioni AMP della volontaria Filomena Montano con Enza Pascarella.
“In un momento così delicato per gli equilibri mondiali, in cui i nostri cuori sono vicini alla popolazione ucraina, rivolgiamo umilmente alla nostra gente l’invito alla solidarietà, e a non dimenticare i pazienti che soffrono di patologie onco-ematologiche, tanto più in un momento così difficile per la ricerca e per la tenuta dell’intero sistema sanitario. Dentro un Uovo di Pasqua AIL c’è molto di più di una semplice sorpresa. C’è il sostegno alla Ricerca e ad oltre 205 studi scientifici ogni anno, il finanziamento di borse studio per giovani ricercatori e di 115 Centri Ematologici in tutta Italia. Ci sono i sogni di migliaia di pazienti che voi potete aiutarci a realizzare.
Se oggi il 70% dei malati affetti da un tumore del sangue guarisce o cronicizza la malattia, è grazie agli oltre 50 anni di lavoro di AIL e al sostegno delle nostre comunità, che, in ogni appuntamento, si dimostrano sempre sensibili alla causa. C’è ancora molto da fare per costruire il futuro dei pazienti e delle loro famiglie. Ai nostri amici, dunque, chiediamo di continuare a stare al nostro fianco per poter dire insieme: #maipiùsognispezzati”.
Grazie ai volontari Raffaele Piscitelli, Vincenzo Dellaqueva, Massimo Ruotolo, Francesco Petrone, Valeria Iaderosa, Anna Flora Affinita, Roberta Iovino e il supporto di Parrucchiere Aniello Nuzzo.