SANTA MARIA CAPUA VETERE (Antonio Tagliacozzi). Tanto rumore per nulla. Tutti assolti i titolari della società SBAM proprietari dell’area di parcheggio adiacente al tribunale civile di via Albana che è entrato in funzione dopo circa due anni di stop.
Il giudice monocratico Luigi De Santis, infatti, ha assolto con la formula del non luogo a procedere, gli architetti Sebastiano e Pietro Nardiello e l’altro socio Antonio Cantelli, accusati di falso e di irregolarità nella realizzazione del parcheggio, con annesso bar e tavola calda, che occupa un’area di circa duemila metri quadrati in una zona quanto mai strategica per la viabilità cittadina.
I sigilli alla struttura erano stati apposti il 24 aprile del 2019 da parte dei carabinieri della stazione di Santa Maria, su mandato della Procura a sua volta attivata dalla Soprintendenza che aveva riscontrato alcune irregolarità e carenza di autorizzazioni per l’esecuzione dei lavori. In seguito, le autorizzazioni previste erano state rilasciate e nessuna violazione di legge o di regolamenti è stata individuata dal giudice che ha assolto tutti gli imputati con la formula del non luogo a procedere.
Intanto, il danno economico agli imprenditori è stato fatto, la città per due anni non ha potuto usufruire di una struttura essenziale, sono stati persi posti di lavoro e alla fine…. abbiamo scherzato. Ed il cappio al collo di questa città è proprio la Soprintendenza che soffoca e rallenta in qualche modo la crescita economica e sociale della collettività. Nel processo sono stati impegnati gli avvocati Dezio Ferrone, Tommaso Giaquinto e Mauro Iodice.