SAN CIPRIANO D’AVERSA. Potrebbe avvicinarsi il momento della scarcerazione per il ras del clan dei Casalesi Sigismondo Di Puorto detto “Sergio”. La Cassazione ha infatti accolto il ricorso presentato dal legale per chiedere la continuazione del reato e ottenere così uno sconto di pena, decisivo per i tempi della libertà.
Il disco verde della Suprema Corte è giunto dopo un lungo iter partito dal tribunale di Modena, provinciale dove il ras sanciprianese si era trasferito da anni diventando un punto di riferimento per gli affari della cosca in Emilia-Romagna. I giudici emiliani avevano accolto la prima istanza che si riferiva a due sentenze di condanna, una per estorsioni e lesioni personali (6 anni e 2 mesi) e l’altra per associazione per delinquere di stampo mafioso (8 anni) che si aggiungevano ai 7 anni di una precedente estorsione.
Il legale ha però sottolineato la contiguità tra le estorsioni e l’associazione mafiosa ed ora la pena dovrà essere ricalcolata. Gli atti sono stati rinviati al tribunale di Modena per il computo definitivo.
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