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Casertano, assalto ai distributori prima del blocco: decine in coda per il pieno “a soli 2 euro”. VIDEO

CASERTA. Il blocco dei tir ha avuto una prima conseguenza: l’assalto ai distributori di carburante. Questo pomeriggio in tutta la provincia di Caserta decine di aree di servizio sono state letteralmente invase di automobilisti, intenti a effettuare quello che per molto tempo potrebbe essere l’ultimo “pieno a soli 2 euro al litro”.

La prossima settimana sono previsti ulteriori rincari e c’è chi giura che entro fine mese si arriverà ai fatidici 3 euro al litro, complici le speculazioni sul prezzo del petrolio, dovute al conflitto ucraino-russo. In realtà c’è già chi tocca i 2,50 euro come il caso negli impianti Ip in modalità servito. Non va molto meglio alla Esso, dove sia a Capua che ad Aversa, il diesel ha superato la benzina toccando i 2,119 euro al litro.

Prezzi simili alla Gaffoil come dimostra il tabellone di via Dohuet a Caserta. E così è caccia al distributore più conveniente: la palma del più affollato va sicuramente all’Agip di via Fratelli Rosselli a Portico di Caserta dove i 2 euro spaccati al litro hanno provocato file in entrata e in uscita. Decine di auto si sono incollonnate per il pieno. Afflusso importante anche da Massaro (sempre a Portico) benchè i prezzi oscillino tra i 2,199 del diesel e i 2,225 della benzina.

La data chiave

“La categoria degli autotrasportatori è in grave e oggettiva difficoltà ma prima di dar vita a forme di protesta attenderemo l’esito dell’incontro con il Governo previsto per martedì 15 marzo”. È quanto afferma Ciro Russo, segretario campano della Fai (Federazione Autotrasportatori Italiani) ma soprattutto referente regionale di Unatras, l’unione che raccoglie le nove più rappresentative associazioni datoriali degli autotrasportatori; Russo conferma la manifestazione di sabato 19 marzo che si terrà in tutta Italia, ma non annuncia forme di protesta nei prossimi giorni, a differenza della sigla autonoma di Trasporto Unito, i cui aderenti già da domani terranno i camion fermi nei depositi, bloccando l’approvvigionamento di merci; una protesta legata al caro- carburante che dovrebbe riguardare il Casertano e non molti autotrasportatori, ma che comunque potrebbe creare problemi.

“Comprendiamo e supportiamo le ragioni di chi si ferma – aggiunge Russo – ma allo stesso modo tuteliamo il diritto delle imprese che desiderano svolgere la propria attività. Non vogliamo creare problemi ai committenti e ai cittadini, ma siamo però pronti alla mobilitazione se il Governo non dovesse dar seguito a quanto promesso nell’incontro del 24 febbraio scorso. La strada – sottolinea Russo – è quella tracciata dal protocollo di sicurezza e legalità siglato dalle trentanove imprese di autotrasporto container del porto di Napoli aderenti alla Fai-Conftrasporto e a Cna-Fita, secondo cui la tariffa di trasporto base, il cui riferimento è il 31 dicembre 2021, dovrà essere adeguata con un ‘fuel surcharge’ (supplemento carburante) in alcuni casi giornaliero, o comunque non più solo mensile”.