BAIA DOMIZIA. Sono già a buon punto i preparativi per la prossima stagione estiva a Baia Domizia, ma quest’anno, più che mai, per gli stabilimenti balneari si profila la difficoltà di trovare lavoratori disposti ad effettuare il servizio in spiaggia. Ecco che si incappa di nuovo nella solita domanda: non c’è più voglia di lavorare o non si è più disposti ad accettare condizioni economiche sfavorevoli?
Secondo molti imprenditori della zona la risposta è un’altra. Il reddito di cittadinanza avrebbe privato il settore proprio della manovalanza. Il personale specializzato nella ristorazione, infatti, non soffrirebbe della stessa carenza. Ma chi prima si accontentava, anche per pochi soldi, di armeggiare con ombrelloni e sdraio sotto il sole cocente, adesso non è più molto allettato dall’idea di un contratto dalla durata così breve.
C’è da dire, comunque, che le condizioni lavorative sembrerebbero migliorate rispetto a quelle di un tempo, quando per il servizio in spiaggia, sgobbando per un mese intero, si riusciva a guadagnare la misera paga di quattro o cinquecento euro. Nonostante questo, di anno in anno assistiamo alla moria di un mestiere che nessuno ha più voglia di fare. Quale delle due parti ha ragione? L’imprenditore o l’impiegato?