Casal di Principe. Il figlio del boss dei Casalesi Cicciotto e Mezzanotte sta contribuendo a svelare un omicidio che per 27 anni è stato avvolto dal mistero. Si tratta di quello di Maurizio Scamperti, nipote di Ubaldo.
A raccontare quei terribili anni di sangue è Raffaele Bidognetti, figlio del capoclan Francesco che all’epoca aveva poco più di 20 anni ma un ruolo non secondario ovviamente: “Quando entrai nel cortile, Maurizio Scamperti mi dava l’impressione di essere ancora vivo. Lo stavano uccidendo in quattro con una corda utilizzata dai muratori. Io salii con i piedi sulla pancia di Scamperti, mentre gli altri tiravano la corda e lo tenevano fermo”
I verbali sono stati depositati nel processo in cui sono imputati Aniello Bidognetti, Sebastiano Panaro e Giuseppe Papa. Il processo, dopo l’annullamento in Cassazione, è tornato in Appello e da valutare ci sono proprio le nuove dichiarazioni dei collaboratori di giustizia.
“Il cadavere in un chiusino dove scorrono le acque che portano verso la vasca di depurazione di Villa Literno. Ho poi saputo che il corpo fu ritrovato 10 giorni dopo. Ho subito un processo per questo e sono stato assolto in primo e secondo grado”