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Portierone della Valle fa l’impresa e viene bersagliato dai razzisti: “Terrone di m…”

 

ARIENZO. Ha firmato una grande impresa, l’ennesima da quando si è impossessato dei pali della porta della Fiorentina. Pietro Terracciano, una delle rivelazioni di questo campionato, ieri sera ha trascinato la Viola all’attesa semifinale contro la Juventus, espugnando l’ostico campo di Bergamo.

Ostico ma purtroppo anche razzista. Il portierone di Arienzo è stato infatti bersagliato per tutta la partita dalla tifoseria dell’Atalanta con insulti di matrice razzista. L’origine meridionale e le radici della Valle di Suessola, così orgogliosamente rivendicate in ogni occasione, dunque hanno fatto scattare il valzer dell’ignoranza. Il coro più “gettonato” è stato “Terrone di m….”

Terracciano ha risposto come sa fare: parando e zittendo sul campo gli idioti. Al suo fianco all’uscita dal campo e sui social il compagno Lorenzo Venuti che così ha voluto prendere le difese dell’estremo difensore di Arienzo, dedicandogli un post: “Purtroppo il razzismo esiste anche tra persone della stessa nazionalità. Stasera è stata una vergogna ma TU da signore quale sei non hai reagito e come sai fare meglio hai risposto in campo, vincendogli in faccia”.

Solidarietà unanime dai concittadini arienzani dei quali è diventato ormai il simbolo non solo sportivo, in primis il sindaco Giuseppe Guida: “Siamo tutti Pietro Terracciano. Orgogliosi di essere terroni”.