Sparanise (Imma Mandara). Con l’inizio del mese di Febbraio come di consueto il popolo di Sparanise inizia a radunarsi in una intenza settimana di preghiera prima dell’arrivo del giorno 8 dello stesse mese. Le campane suonano a festa e richiamano la cittadinanza al giorno del ricordo, che da 123 anni vive e arde nel cuore di tutti i cittadini Sparanisani.
Un giorno che tutti hanno scolpito nel cuore ricordano da tempo, fin dal 1899, quando a una piccola bambina di 9 anni “Filomena Candelora” una giovane babysitter, che stava accompagnando Pasqualina Picillo di 2 anni al fondo Torello di proprietà del suo padrone Salvatore Picillo, apparve “La Vergine Maria” .
Quella mattina splendeva un bel sole e la giovane ragazza decise di passeggiare per le vie del paese con la piccola Pasqualina, l’aria era piacevole e il sole splendeva. Salvatore Picillo possedeva una vigna in zona del “Torello“, un luogo di tutta campagna. Qui le due fanciulle camminando arrivarono ad un sentiero ricco di siepi e cespugli, dove si fermarono a giocare. Filomena si sdraiò sul prato in modo da sorvegliare la piccola Pasqualina che correva nei campi.
Dopo un po’ di tempo, accadde qualcosa di inspiegabile. Ai margini del vigneto, comparve una nuvola scura con al centro un chiarore di luce intensa. Una forte luce che richiamò l’attenzione della giovane babysitter. La ragazza, incuriosita, volle avvicinarsi per vedere meglio.
Ma man mano che si avvicinava, quella luce si faceva più forte, diventava abbagliante. All’improvviso, in mezzo a questa luce apparve in cielo la sagoma di una donna. Per lei fu una cosa inspiegabile e strana al tempo stesso. La Signora, indossava un mantello nero orlato d’oro, le sorrideva e la invitava ad avvicinarsi a lei, senza avere timore. Era bellissima, bella più del sole. Facendosi forza, anche se le tremavano le gambe la giovane Filomena si avvicinò, non voleva credere ai suoi occhi tutto le sembrava un sogno, fino a quando non sentì una voce, la voce dolce e chiara della Signora che le diceva:
“Vai dal tuo padrone e dirgli che mi venisse a scavare“, queste furono le sue parole.
Ancora incredula per l’accaduto, tornò velocemente a casa. Appena entrata, iniziò a raccontare ciò che le era successo agli zii.
Raccontò ogni minimino dettaglio senza trascurare niente. Parlò delle nuvole e della luce splendente, di una “Bella Signora” vestita di nero con un manto ornato di oro e stelle, che si muoveva tra cielo e terra nella vigna del Torello, del suo padrone Salvatore Picillo di una gentildonna che parlava e la chiamava per nome che lei non aveva mai visto prima.
“Era tutta luce, luminosa e splendente come il sole”. Filomena da quel momento lo ripeteva spesso a quelli che incontrava.
Oggi 8 febbraio, dopo 123 anni da quell’ apparizione a Sparanise anche se non ci sarà la una lunga fiaccolata con l’effige della Madonna che attraverserà le vie del paese il popolo si riunirà in preghiera e canterà “Il miracolo della Madonna del Torello”.