Casagiove. Dopo la seconda guerra mondiale, la città, che allora era un paese, aveva un servizio di trasporti pubblici. Due grossi bus partivano insieme ogni mezz’ora, uno da Casagiove ed uno da Caserta.
Un’intera generazione di lavoratori è andata all’alba al treno alla stazione di Caserta, poi frotte di studenti che fin dalla scuola media (allora in città c’era solo la Scuola di Avviamento Professionale per l’Agricoltura) andavano in scuole del capoluogo, poi alle superiori e, ancora dopo, tanti al treno per l’Università di Napoli. Le donne andavano alla fiera bisettimanale e una puntatina alla Upim a comprare di tutto, perché di tutto c’era bisogno, gli impiegati del catasto, delle imposte, dell’ufficio del registro, della Provincia, i professori e i bidelli, i militari pensionati che andavano al circolo, usavano i vecchi e amati bus della ditta “Alessandro Vozza – Casagiove”.
Poi i tempi cambiarono. Sembrò che dell’auto non si potesse fare più a meno. I sevizi di trasporto pubblico che vennero dopo peccarono di efficienza, non furono puntuali, passarono spesso vuoti ed estranei per le strade cittadine, finché non se ne vide più nessuno. Da allora son passati oltre quindici anni.
Un tempo lungo, un tempo nel quale si è compresso il senso della utilità e del bisogno di un servizio pubblico. Ogni tanto qualcuno raccoglieva firme per ripristinarlo. Intanto i privati provavano a dare risposta alla domanda, soprattutto degli studenti che abbonati garantivano una utenza certa. Poco o nulla veniva assicurato ai cittadini.
Ora, finalmente tornano i bus sulle strade di Casagiove.
Il trasporto pubblico è una scelta di civiltà, una risposta economicamente vantaggiosa al bisogno di mobilità dei cittadini, un contributo al miglioramento dell’ambiente e della qualità della vita, un aiuto a decongestionare il traffico, un invito a tornare alla bellezza dei contatti umani, al comunicare con la parola, a uscire dagli abitacoli solitari delle auto, a tornare a camminare insieme, a fare a meno di inutili rischi e stress, a dare più senso e più spazio al vivere di una comunità.
Con questi intenti, per un anno L’Amministrazione comunale ha lavorato perché si ricreassero le condizioni per ottenere un sevizio pubblico di trasporti, un bus da utilizzare. Un anno durante il quale si è dovuto fare i conti con il covid e con l’alternarsi delle aziende di trasporto. Adesso, finalmente, grazie alla particolare sensibilità che i responsabili del Settore Mobilità della Regione, i vertici di AIR Campania srl e la FIT CGIL hanno dimostrato nei confronti della città, quell’attesa lunga oltre quindici anni, ha avuto fine.
Lunedi 7 febbraio 2022, con otto corse quotidiane, Casagiove sarà collegata a Caserta e a S. Maria Capua Vetere. Il percorso e gli orari dei bus, che si possono leggere in calce al presente comunicato, rendono evidente l’importanza del sevizio che attraversa gran parte della città e apre le porte di quindici fermate sul territorio cittadino.
Per scelta dell’Amministrazione comunale, i cittadini viaggeranno gratis per tutto il primo mese di attività.
L’invito rivolto accoratamente alla comunità è che questo servizio, riottenuto dopo tanti anni e di evidente importanza ed utilità, sia utilizzato sempre di più dai cittadini.
Per dare forza e senso all’invito, il Comune, in sede di approvazione del bilancio di previsione, intende costruire condizioni particolarmente favorevoli all’uso del mezzo pubblico per anziani, deboli e disagiati.
Il trasporto pubblico è un servizio che ci rende tutti un po’ più uguali e, forse, migliori.