La sua comicità irriverente ha movimentato la seconda serata di questo Festival di Sanremo 2022. All’indomani, però, non sono poche le polemiche suscitate dagli interventi di Checco Zalone sul palco dell’Ariston. Parte della comunità LGBTQ+ non ha gradito lo stereotipo della prostituta transessuale brasiliana, ma anche i virologi non ne sono usciti esattamente indenni.
Proprio per questo motivo il professore Massimo Galli, ospite della trasmissione radiofonica Un giorno da pecora, ci ha tenuto a replicare a quanto affermato, seppur ironicamente, dal comico originario di Capurso. Questa la sintesi del suo discorso: “Non sono un virologo, faccio il professore di malattie infettive. In tv vado gratis, non ho un agente”.
Checco Zalone ha infatti scherzato sulla visibilità, a volte eccessive, che gli esperti di virologia hanno conquistato sul piccolo schermo negli ultimi tempi. Il prof. Galli, però, non vede l’ora di poter tornare alle sue occupazioni originarie: “Ho lavorato per una vita su questioncelle come l’Aids, l’epatite, la tubercolosi, la malaria. Come stipendio sotto l’estetista ci stavo, ma per il resto non mi sono sentito con grossi complessi di inferiorità”.
Il professore di malattie infettive, a conclusione dell’intervista radiofonica, non risparmia una stoccatina ai colleghi virologi: “Ora parlano tutti dei virologi? Magari dei virologi, io sono un professore di malattie infettive. Alcuni non avevano mai visto un virus prima nella loro vita professionale, ma non voglio essere antipatico o polemico. Se non ci fosse ‘mercato’ non ci sarebbe tutta questa richiesta”.