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Paste e torte a scrocco in noto bar per gli esponenti del clan della valle

Valle di Suessola. Quello di andare a scrocco nei bar e nei ristoranti della zona della valle è un’abitudine oramai consolidata da parte degli esponenti vicini al clan Massaro.

Molto spesso c’è il locale di fiducia dove andare a rifornirsi senza pagare, grazie ad una sorta di green pass del titolare che dice a familiari o ai collaboratori: “Quando vengono questi soggetti a prendere le paste o le torte, li dovete servire e lasciarli andare”.

Sotto la lente quindi soprattutto le pasticcerie, costrette quasi ad elargire merce pur di non finire nel mirino di questi personaggi, sicuramente a San Felice capita, ci potremmo scommettere sopra…

Nell’inchiesta ancora in atto da parte della Guarda di Finanza ci sono delle intercettazioni che riguardano un bar della zona caudina che dispensa torte e dolci per un’apposita famiglia.

Il titolare aveva dato proprio l’ordine.

Succede però che si crea un equivoco e un’altra famiglia che non era quella a cui è permesso tutto, si reca presso il banco pasticceria e al momento di pagare questi fanno il nome del ras.

Per questa volta la passano liscia, poi nell’ambito di un successivo incontro tra il titolare del locale e la moglie del ras si stabilisce la regola: quelli che possono andare a scrocco sono solo i componenti del ristretto nucleo familiare di cui sopra.

Intanto per una ‘pezzenteria’ del genere si finisce sotto la tenaglia degli inquirenti…