CASERTA. Ricorre fino all’ultimo grado il ras Giovanni Capone nella vicenda sullo spaccio di droga per la movida del capoluogo. E’ stata fissata l’udienza davanti alla terza sezione della Corte di Cassazione del processo a carico del capozona dei Belforte dopo la condanna in Appello.
A ridosso di Natale lo stesso boss del rione Iacp era stato nuovamente scarcerato per motivi di salute. La Corte di Appello ha disposto la sostituzione della misura del carcere, decisa dopo l’aggravamento della misura cautelare con gli arresti domiciliari. Per i giudici il suo stato di salute è incompatibile col carcere. Capone senior era stato messo ai domiciliari dopo il tentato omicidio Rondinone, commesso insieme al figlio Raffaele secondo l’accusa.
La Procura ha però evidenziato come Capone avesse commesso quella sera anche una violazione degli obblighi imposti, evadendo dai domiciliari per partecipare alla lite terminata con l’accoltellamento del rivale. A quel punto è stata ritenuta idonea la misura più restrittiva del carcere, poi cancellata dall’ultima decisione.

