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Un altro Valentino alle Olimpiadi: il fratello di Mirko diventa arbitro internazionale

 

Marcianise Terra di Pugili, ma anche di arbitri di pugilato. Eh si perché da un po di anni il centro di Terra di Lavoro oltre che per i suoi campioni Olimpici, Mondiali ed Europei è diventata anche Terra di arbitri di questo sport. La “Nobile Arte” ha attirato a Marcianise tanti appassionati ed amatori a provare con successo la strada della “giacchetta” o “camicia” sul quadrato.

 

Nel caso però di Gaetano Valentino, classe 1982 c’è anche una storia abbastanza particolare da raccontare. Promessa del pugilato e Campione Italiano nei pesi piuma nell’anno 1999, purtroppo un gravissimo infortunio l’anno successivo ne ha determinato il ritiro dal pugilato. Nel 2008, dopo il corso alla FPI di Napoli, comincia ad arbitrare. Lo stesso Valentino spiega le forti motivazioni a restare parte attiva in questo sport “Presentatasi l’occasione ho deciso di cominciare ad arbitrare per avere la possibilità di calcare ancora il ring, la più grande passione della mia vita”.  Nel 2011 ha arbitrato per la prima volta ai Campionati Italiani Assoluti svoltisi a Reggio Calabria, successivamente per più volte all’estero per importanti tornei di club fino a diventare uno degli arbitri più rispettato ed ormai più quotato della boxe.

 

Fratello d’arte perché Domenico “Mirko” Valentino è il più piccolo tra i due ma che sulla scia di Gaetano, con maggiore “fortuna” sul piano fisico, ha saputo poi costruire una carriera importante e condita di tanti successi italiani ed internazionali ed attuale pugile professionista.  Da dicembre, quindi qualche settimana, per Gaetano Valentino è arrivata l’importante promozione ad arbitro Internazionale. Ovviamente primo arbitro Internazionale di Marcianise, visto che anche questo movimento nella città sta crescendo ma Gaetano Valentino ormai è un veterano ed esprime così la sua gioia “Sono orgoglioso di questo traguardo. Il mio sogno è stato sempre partecipare alle Olimpiadi. Da pugile sono stato sfortunato e spero di poter calcare adesso il ring olimpico come arbitro”. Le ambizioni restano intatte, da atleta o da arbitro, l’obiettivo ora è salire in questa “nuova” veste sul ring delle Olimpiadi di Parigi 2024.