SANTA MARIA CAPUA VETERE. E’ un ruolo chiave ma ancora da definire quello del Ministero della Giustizia nel maxi processo apertosi oggi all’aula bunker di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di 108 imputati per la cosiddetta mattanza.
Sono state costituite le parti civili, compreso il Ministero della Giustizia, presente con l’avvocato dello Stato. Proprio su questo punto i legali delle parti civili, in particolare dei detenuti, hanno focalizzato la propria attenzione sul ruolo del Ministero. Come evidenziato dall’avvocato Argirò il ministero andrebbe o escluso dalle parti civil, per essere autorizzati poi a individuarlo come responsabile per un possibile e futuro risarcimento, o autorizzarne la presenza nella duplice veste di parte civile e responsabile, come nel caso Cucchi, in modo da risarcire e poi rivalersi eventualmente sugli eventuali condannati.
Le parti si riaggiorneranno l’11 gennaio quando è prevista la prossima udienza.
La visita ai detenuti
“Nella mattinata di oggi, dopo aver appreso da un Comunicato Stampa di un’Associazione sindacale di agenti di polizia penitenziaria e aver letto su alcuni siti e quotidiani, che era in atto una rivolta nel Carcere di Santa Maria Capua Vetere, il Garante Regionale dei Detenuti Samuele Ciambriello e quello provinciale di Caserta Emanuela Belcuore , si sono recati nel padiglione Tevere del Carcere di Santa Maria Capua Vetere per verificare la veridicità della notizia e ricostruire che cosa era veramente successo”.
E’ quanto si legge, in una nota, diffusa nel pomeriggio di oggi dagli stessi garanti. Nel padiglione “che abbiamo visitato ci sono 132 detenuti, in alcune sezioni anche a regime aperto – hanno detto all’uscita del Carcere i Garanti Ciambriello e Belcuore – Nella giornata di ieri pomeriggio, al terzo piano, Sezione riservata all’osservazione sanitaria, quattro detenuti hanno provocato danni alla struttura, tre di loro subito dopo sono rientrati in cella, mentre uno di loro, con problemi psichici, ha continuato a protestare per l’isolamento sanitario e ha aggredito due agenti”.
“Abbiamo poi avuto contatti con i responsabili sanitari del Carcere, che ci hanno comunicato che attualmente ci sono 43 detenuti contagiati dal Coronavirus. Abbiamo incontrato poi, la direttrice del Carcere, il Comandante ed alcuni ispettori”, hanno concluso Ciambriello e Belcuore.