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Prende 2mila euro da Padulano e gli rifila autorizzazione falsa: vigile condannato, risarcita la cornetteria

 

CASERTA. Finisce l’incubo del patron della cornetteria Padulano di via Unità Italiana a Caserta che vede riconosciuta giustizia per la beffa subita: condannato un vigile. Tutto comincia nel 2016 quando Giuseppe Padulano chiese a due agenti della polizia municipale di Caserta (Silvestri e Abbate) delucidazioni per rinnovare la concessione per usufruire dello spazio esterno (marciapiede) per apporre i tavolini.

Padulano, difeso dall’avvocato Vincenzo Russo, si interfacciò con Massimo Abbate: da quanto emerso bisognava pagare 2mila euro come somma iniziale e poi successivi ratei. Secondo la ricostruzione del commerciante lo stesso vigile si fece consegnare la somma indicata facendosi carico lui stesso del deposito della domanda, con la promessa che poi avrebbe consegnato tutto a Padulano, compresa l’autorizzazione.

Così avvenne e a Padulano venne consegnata l’autorizzazione a suo nome. Poco dopo il nucleo di polizia commerciale dei vigili urbani effettuò un controllo nella cornetteria: dalle verifiche risultò che l’autorizzazione in possesso del Padulano era fasulla e di conseguenza lo stesso ebbe la chiusura del locale con le contestuali sanzioni amministrative e penali; il commerciante dovette far fronte anche alla rimozione delle pedane installate sul suolo pubblico con annesse ad esse i tavoli.

A quel punto per Padulano si aprì anche il procedimento penale, dopo le indagini del sostituto procuratore sammaritano Vincenzo Quaranta. Nel corso delle indagini preliminari con l’ausilio della difesa fu dimostrata l’assoluta estraneità ai fatti di Padulano e quindi , che da indagato passò a persona offesa dal reato .

Secondo quanto emerso nell’istruttoria dibattimentale Abbate, approfittando della sua veste di appartenente al Comando di Polizia Municipale del Comune di Caserta, induceva Padulano, in qualità di titolare dell’attività commerciale della cornetteria, in errore nel farsi consegnare la somma in contanti di 2mila euro per ottenere regolare autorizzazione comunale per l’occupazione del suolo pubblico.

L’autorizzazione concessa dal settore Attività Produttive del Comune e concessa a Padulano è risultata falsa in quanto già elargita ad un altro negozio inconsapevole. Per questo il giudice monocratico del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Francesco Balato ha condannato il vigile ad un anno e 6 mesi (con pena sospesa) oltre ad una multa di 250 euro e al pagamento delle spese processuali. Prevista anche la condanna  al pagamento della somma di euro 15.175,00 immediatamente esecutiva in favore della p.c. Padulano Giuseppe nonchè alla refusione delle spese processuali per euro 3.500,00 oltre 15% ed oneri fiscali in favore del difensore.