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Gola profonda svela business dello spaccio. Escalation partita dopo agguato. FOTO

Capua/Pignataro Maggiore. Una gola profonda in grado di svelare agli investigatori i meccanismi di un business che da queste parti mai aveva assunto contorni così violenti. Ci sono dichiarazioni da parte di un pezzo grosso dello spaccio caleno nell’ordinanza eseguita questa mattina in un blitz congiunto portato avanti dai carabinieri del nucleo investigativo di Caserta, della Compagnia di Capua e dagli agenti della squadra mobile di Caserta.

 

Il fulcro delle indagini è a Pignataro Maggiore, storico feudo dei Ligato, ma il blitz delle forze dell’ordine è scattato anche a Capua, città di origine di quattro destinatari dei provvedimenti restrittivi (Giuseppe Grieco, Agostino Maiello, Luigi Mandesi e Alessandro D’Amato), a Sant’Andrea del Pizzone e in altre realtà dell’agro caleno. L’inchiesta è l’ideale seguito dell’attività che la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha avviato dopo l’agguato avvenuto nell’agosto 2016 nella zona del cimitero di Vitulazio e dove venne ferita a colpi di pistola una bimba di tre anni. Da allora le attenzioni si sono focalizzate proprio sullo spaccio tra Capua e i comuni dell’agro caleno svelando uno scenario di attentati, ritorsioni e minacce tipico di ben altre piazze.

 

Punto di svolta è stato poi il blitz dello scorso anno contro gli eredi del clan pignatarese che ha fornito un nuovo binario investigativo, che oggi si è congiunto col primo evidenziando come i Ligato fossero coinvolti nella scalata al controllo dello spaccio nella città di Capua. L’episodio clou di questa ordinanza è rappresentata dai colpi di fucile esplosi nel dicembre 2016 contro l’abitazione di Monaco al Parco Primavera a Capua, ma non è l’unica.

 

Non è un caso che alcuni giovani capuani, già coinvolti in passate inchieste sullo spaccio sono tornati alla ribalta in quest’ultima ordinanza. Tra di loro c’è Maiello, al quale l’ordinanza è stata eseguita fuori regione e che risponde in questa inchiesta solo di un’aggressione. Provvedimento notificato in cella invece per Antonio Raffaele Ligato e Daniele Schettini. Nelle prossime ore saranno fissati gli interrogatori alla presenza dei legali dei 18 arrestati, difesi dagli avvocati Paolo Di Furia, Raffaele Russo, Mauro Iodice e Carlo De Stavola.

Nella foto Agostino Maiello, Giuseppe Grieco, Daniele Schettini, Felicia Ligato e Antonio Raffaele Ligato

L’ELENCO DEGLI INDAGATI

Destinatari della misura cautelare in carcere:

–     LIGATO Antonio Raffaele cl. ’84;

–     LIGATO Felicia cl. ‘81;

–     IANUARIO Davide cl. ‘86;

–     SCHETTINI Daniele cl. ‘95;

–     DE FUSCO Anna cl. ’68;

–     DE GENNARO Fabio cl. ’80;

–     DI BERNARDO Claudio cl. ‘77;

–     FUSCO Terence cl. ’95;

–     GRIECO Giuseppe cl. ’94;

–     IOSSA Valerio cl. ’91;

–     PAGANO Davide cl. ’92;

–     PALMIERI Raffaele cl. ’80;

–     RUSSO Francesco cl. ’83;

–     VALENTE Giuseppe cl. ’90;

–     MANDESI Luigi cl. ’90.

 

Destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari:

–       MAURO Gilberto cl. ’94;

–       MAIELLO Agostino cl. ’91;

–       D’AMATO Alessandro cl. ’92.