CASERTA. Si attendono nelle prossime ore, più probabilmente per domani, gli esiti dei sequenziamenti sul materiale genetico dei cinque familiari del manager casertano che ha contratto la variante Omicron. Lo rende noto il direttore generale dell’Asl di Caserta Ferdinando Russo. I tamponi eseguiti finora hanno evidenziato la positività al Covid della moglie, dei suoceri e dei due figli del manager, che vivono nella stessa abitazione, e si attende ora la conferma sul fatto che si tratti anche per loro della variante sudafricana.
L’uomo era atterrato il 12 novembre scorso all’aeroporto romano di Fiumicino proveniente dal Mozambico, quindi è rimasto a Caserta tre giorni con i familiari per poi ripartire il 15 novembre in aereo alla volta di Milano per un controllo medico in vista di una nuova trasferta in Mozambico. Il 16 novembre il manager ha eseguito il tampone ed è emersa la positività. L’uomo è quindi tornato a Caserta in auto ed è rimasto in isolamento.
Sono buone le condizioni di salute del ‘paziente zero’ e dei suoi cinque familiari conviventi: in tutto quattro adulti, tutti vaccinati, e due bambini. “La situazione e’ sotto controllo – dice il direttore generale della Asl di Caserta Ferdinando Russo – il paziente zero e i suoi familiari hanno una carica virale molto bassa, e cio’, mi riferisco in particolare agli adulti, e’ riconducibile al fatto che sono vaccinati con due dosi”. Russo sottolinea che la Asl continua a seguire “con la massima attenzione” la situazione sul versante scolastico, con le due classi elementari frequentate dai figli del manager in isolamento precauzionale.
Il percorso: la cena e l’auto
Da quanto ricostruito, il paziente è arrivato in aereo a Milano nella serata del 15 novembre e, con macchina noleggiata dall’azienda, con la quale ha raggiunto un hotel, presso il quale ha cenato da solo, in una sala dove era presente solo un’altra persona, ma accomodata nel lato opposto e non ha avuto contatti con il personale dell’Hotel. Il giorno successivo, alle ore 8.00, sempre in auto, ha raggiunto un ospedale per effettuare il tampone richiesto dalla propria azienda, dovendo ripartire per il Mozambico la sera stessa del 16. Dopo il tampone si è recato in auto presso un’altra struttura ospedaliera per sottoporsi agli esami periodici previsti per i dipendenti Eni, indossando sempre i dispositivi di protezione personale e un’altra struttura ospedaliera per ulteriori visite, al termine delle quali ha ripreso l’auto per raggiungere l’aeroporto di Fiumicino da cui sarebbe dovuto partire per il Mozambico. Durante il viaggio per Roma ha ricevuto la chiamata dal medico competente, che lo ha informato della positività, motivo per cui ha deciso di tornare a Caserta dalla famiglia.