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Dietro il successo di X Factor c’è un tecnico casertano

Sparanise.  In questi giorni Sparanise ha seguito con entusiasmo lo show televisivo  X Factor, ben due giovani artiste hanno partecipato al talent sostenute dall’intero paese. Due giovani artiste che credendo nel loro sogno sono riuscite a volare in alto: “Vale LP e Etta di Marco”

Ma per chi non lo sapesse c’è un altro giovane del piccolo comune dell’Agro Caleno che da anni lavora dietro le quinte e backstage dello show tanto amato dai giovani d’ oggi.

C’è un fascino tutto particolare che attraversa  quella parete immaginaria, che corrisponde allo schermo del nostro TV, e va dentro uno show televisivo. Qui il fascino si trasforma in puro stupore. Guardando non più da davanti, ma da dietro, dalle quinte e dal backstage, dai banchi regia e dalle incredibili macchine di scena

X Factor diventa una gigantesca macchina organizzativa e tecnica che grazie a esperti del settore mette in piedi lo spettacolo che ci viene mostrato.

A spiegarci il mondo di X Factor da dietro le quinte c’è un cuore che batte per la musica, “Michele Truppo” che lavora fianco a fianco con i big della musica da diverso tempo. Già da giovanissimo suonava in paese con un gruppo di amici, il Punk era il loro unico amore, diventandone quasi  testimoni locale di questo genere musicale.

 

Ieri  ho avuto il  piacere di incontrare Michele e di scambiare quattro chiacchiere con lui.

Ciao Michele Come stai, Innanzitutto grazie per questa intervista, so che in questo periodo sei molto impegnato on la produzione del talent Show che da alcuni giorni è molto seguito qui in paese “X Factor”. Quali sensazione si prova a lavorare fianco a fianco con i big?

Ciao Imma, sto abbastanza bene e grazie a te per l’intervista che mi proponi. In passato ho fatto delle interviste per delle riviste di show business dove si parla un linguaggio tecnico, adesso sono un po’ emozionato perché è un intervista “personale”. in questo periodo sono IMPEGNATISSIMO con la trasmissione Xfactor e provengo da un back to back di trasmissioni televisive che mi hanno portato lontano da casa, quindi lavorare con i Big è sempre affascinante ed emozionante ma tanto stressante(noto a sottolinearlo perché il mio lavoro non è solo divertimento) per la preparazione di uno spettacolo ad opera d’arte e con probabilità di errore pari allo zero. Dopo Tanti anni ci si abitua a stare di fianco ad un big che lo vedi come un “comune mortale”.

 

Cosa comporta seguire un mix musicale in tv è diverso dai soliti live dove ti abbiamo sempre visto?

Nella trasmissione XFACTOR non sono dietro al mixer, la cosa non mi dispiace, ma mi occupo della preparazione degli strumenti delle band in gara, al microfonaggio, allo smistamento del segnale audio dei microfoni posizionati sugli strumenti e dopo tutto il grande riassunto che ho fatto ho la responsabilità che tutto funzioni durante l’esibizione live in diretta. Nel live ci sono dei tempi giusti stabiliti per la preparazione e lo svolgimento dello spettacolo, in televisione il tempo è tiranno dove la diretta è adrenalina pura, c’è un punto fisso d’inizio e fine dove non si può sbagliare.

 

Oggi se uno dei fonici più apprezzati della provincia e oltre. Nel tuo curriculum puoi vantare esperienze di primo livello. Come nasce la tua passione per la musica e per questo lavoro? (la domanda è scontata ma ci sono lettori che non ti conoscono )

Non esageriamo perché questa cosa non è vera 🙂 heheheheheh. La passione nasce da dentro, la tua anima non può farne a meno quando la scopri! Da piccolo ero affascinato dalla musica, la magia del palco e tutto quello che c’è dietro. Ho delle Musicassette registrate in casa all’età di 13 anni con un aggeggio degli anni 90 chiamato Playback, senza saper suonare e con la chitarra di mio fratello, premevo il tasto REC, incidevo stupidaggini e mi divertiva tantissimo. A 17 anni anni ho avuto il primo approccio con service locali ma non è stata una bella esperienza(durata solo un’estate) e nello stesso periodo ho iniziato a suonare la chitarra.

Suonare la chitarra da solo in casa mi stava stretto e allargando il mio giro di amicizie mi ritrovo a suonare per anni nella tua mansarda insieme a tuo fratello e ai miei attuali amici: giuro che è stato divertentissimo!!! Il tempo scorre e formo una band dal genere Punk/Ska, attivo per ben 15 anni ed ora dormiente, suonando per paesi-provincia-regione e anche delle soddisfazioni nella penisola.

Con la band entro in sala di registrazione, lì conosco un giovane carismatico imprenditore fonico Sparanisano che ascoltando la mia ultima triste esperienza lavorativa(non da fonico) mi propone: “ ma vuo’fà qualche serata?!? hai lavorato in passato nel service di…” Quella proposta arrivò come un fulmine a ciel sereno e da lì a poco decisi che il lavoro della mia vita sarebbe il tecnico audio, la musica!

La passione mi è venuta a cercare ed io le ho aperto la porta! Credetemi che la vita del tecnico del suono è retta dalla passione; non si può lavorare per 20 ore di fila a 600 km lontano da casa e questa è solo una piccola dinamica delle tante. La mia passione doveva essere il mio lavoro, nel 2003 m’iscrivo all’accademia della arti cinematografiche di Bologna per la qualifica di Tecnico del suono.

Non mi sono mai trasferito a Bologna, era un via vai di treni perché lavoravo nel mio paese e questa situazione è stato un grande sacrificio economico e fisico. Dopo l’accademia mi sposto fuori regione per lavorare dove ho fatto tantissime esperienze(positive e negative) aumentando il mio bagaglio culturale tecnico e umano.

 

Ci sono momenti particolari a cui è legata la tua crescita come fonico?

Ci sono tanti episodi a cui sono legato, positivi/negativi. Quello che ho ancora stampato davanti ai miei occhi è il mio primo intervento sul palco nel risolvere un problema tecnico: sono stato così veloce e sicuro che tutt’ora non mi spiego come ho fatto ehehehehhehe. Quell’episodio mi ha differenziato dal resto della crew con cui lavoravo e che oggi non fa più’ quel lavoro.

 

La tua carriera è iniziata dai concerti di piazza con vari artisti, per arrivare a performance di alto spessore in programmi televisivi. Con quale artista ti è piaciuto lavorare di più e perché?

Ho lavorato con tanti artisti di fama internazionale nei live e in televisione, Tra le mie esperienze c’è stato anche il Musical dove ho lavorato con Manuel Frattini e per me lui è un VERO artista e professionista. Manuel Frattini è stata una persona dall’animo immenso, umile, umano, disposto sempre a collaborare con artisti e tecnici, un fuoriclasse. Se c’era un problema nello spettacolo, si confrontava con il team dei tecnici, affrontando la situazione in modo professionale mettendo in gioco prima se stesso e la sua tecnica di performer come causa del problema e soluzione. E’ stato un onore lavorare con lui.

Credi che la musica di oggi sia diversa dal tuo amato punk?

Per l’esecuzione la musica di oggi è diversissima dal punk, per il disagio che trasmette è abbastanza simile… forse troppo oltre!!! esempio: la trap… ahahaha

Sei conosciuto sia come fonico live sia in studio, quali sono le caratteristiche e le differenze fra i due

Nel live viaggi e mangi la bistecca alla fiorentina a Firenze o le arancine a Palermo, in studio sei seduto per tante ore e bevi litri di caffè!!! ehehehehhhehehe.

 

Ti ritroveremo nella prox edizione di x factor?

Speriamo di si!!!

Grazie per questa bella chiacchierata a presto.

Ciao a presto.