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Vento sradica rami, colpite due auto in centro

 

CASERTA. Il vento continua a provocare molti problemi in Terra di Lavoro. Dopo i danni di ieri tra San Prisco e Santa Maria Capua Vetere questa mattina è stato il capoluogo a dover pagare pegno.

Diversi rami di alberi si sono staccati a causa del forte vento tra il Monumento ai Caduti e via Unità Italiana: sono state centrate in pieno due auto parcheggiate, una delle quali di un dipendente Asl.

L’allerta vento fino a stasera

– La Protezione Civile della Regione Campania ha emanato un avviso di allerta meteo per venti forti o molto forti e mare agitato, localmente molto agitato al largo e lungo le coste esposte, valido a partire dalle 12 di ieri fino alle 18 di oggi, lunedì 25 ottobre.

La Protezione Civile raccomanda agli enti competenti di prestare la massima attenzione monitorando la corretta tenuta del verde pubblico e delle strutture esposte alle sollecitazioni dei venti e del moto ondoso, ponendo in essere tutte le misure atte a prevenire, mitigare e contrastare i fenomeni.

 

I danni al Sud

Aziende isolate, campi allagati, verdure e ortaggi affogati sotto un fiume d’acqua, strade interrotte, paralizzata la raccolta delle olive e agrumeti a mollo con il conto dei danni del maltempo in Italia che nel 2021 diventa sempre più pesante superando il miliardo di euro con oltre 6 nubifragi al giorno. A rilevarlo è Coldiretti con un monitoraggio in riferimento all’ultimo violento nubifragio che ha colpito il Sud Italia con l’allerta in Calabria, Basilicata e Puglia e la Sicilia, epicentro della perturbazione fra allagamenti e dispersi. Nella piana di Catania – evidenzia l’organizzazione agricola – la pioggia ha trasformato le strade in fiumi rendendo irraggiungibili le aziende agricole, letteralmente sommerse, bloccando anche le semine.

Sempre fra Catania e Siracusa – segnala Coldiretti – si registrano danni ingenti a Scordia, Palagonia e Lentini con alberi di agrumi sradicati, strutture colpite, recinzioni e muri crollati. Coldiretti osserva inoltre che “violenti temporali e tempeste di vento si abbattono su una regione come la Sicilia che ha il 92,3% dei comuni con parte del proprio territorio a rischio frane e/o alluvioni con i terreni che non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando allagamenti e smottamenti”.

“Una situazione che – aggiunge l’organizzazione – peggiora in Calabria e Basilicata dove si sale addirittura al 100% dei comuni, mentre la Puglia si ferma a 89,1% contro una media nazionale del 91,3% con 7.252 comuni a rischio, secondo dati Ispra. Siamo di fronte – conclude Coldiretti – alle conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione. Per affrontare i danni dei cambiamenti climatici servono interventi strutturali.

 

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