San Prisco. Lo avevamo già segnalato nei giorni scorsi, vedi il caso della variante. Continuano ad esserci tentativi di truffe, o con le pietre o con lo specchietto.
Nella tarda mattinata di oggi in via Gianfrotta un’Audi 80 nera ha tentato la truffa dello specchietto ma è stata messa in fuga. L’auto aveva due ragazzi a bordo.
Si tratta di un trucco molto consiste nel far credere all’automobilista che la sua macchina, abbia involontariamente urtato il retrovisore dell’auto di chi sta mettendo in atto la truffa.
La vittime della truffa sentirà il rumore di un colpo secco molto forte sulla propria carrozzeria, di solito sulla fiancata, (provocato in realtà da una pallina, un bastone, ecc…) dando l’illusione di un urto immediato.
Subito dopo entrano in scena i lampeggianti e un’auto vi intimerà di fermarvi. Il conducente sostenendo che gli è stato rotto lo specchietto, indicando il suo retrovisore chiaramente già danneggiato vi convincerà ad un esborso di 100 o 200 euro senza mettere di mezzo assicurazione o vigili, magari anche con l’aiuto di “un compare”, pronto a testimoniare che è andata proprio così.