SANTA MARIA CAPUA VETERE. “In città si respira l’aria del cambiamento, la voglia di rinascere dopo cinque anni fallimentari”, è quanto dichiara Raffaele Aveta, candidato sindaco a Santa Maria Capua Vetere.
“Sento un grande entusiasmo intorno al nostro progetto politico, siamo partiti da outsider e siamo riusciti a far tremare i poteri forti. Manca ancora un piccolo sforzo: ogni singolo voto può essere decisivo, ogni singolo elettore ha il potere di scegliere il futuro della città.”
E proprio questo entusiasmo ha condotto il candidato sindaco ad una chiusura della campagna elettorale molto diversa dal solito, con un’azione di ‘giardinaggio militante’ anziché con il comizio di rito.
“Diversamente dal solito” – spiega Aveta – “ho deciso di non fare un comizio in piazza, ma di mettere in atto una manifestazione dal valore simbolico: procederemo alla piantumazione di fiori in un’area abbandonata e provvederemo anche a ripulire dai rifiuti la stessa area, restituendola così alla pubblica fruizione”.
Le azioni di ‘giardinaggio militante’ sono una tipica espressione dell’ambientalismo, diffusa in tutto il mondo (con il nome di ‘guerrilla gardening’), e sono finalizzate non solo a sensibilizzare l’opinione pubblica e le amministrazioni locali sui temi del verde pubblico, ma anche a rivendicare il diritto di avere città più belle.
“Questa manifestazione” – conclude il candidato sindaco Aveta – “testimonia, ancora una volta, un approccio diverso da quello del sindaco-per-fortuna-uscente, il quale non ha mai amato il confronto con i cittadini e scenderà in piazza, per la prima volta in questa campagna elettorale, solo davanti a una “claque” selezionata. Noi, invece, siamo sempre stati tra la gente e continueremo a starci anche dopo le elezioni.”