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Raid e rapine a volto scoperto: il ras De Matteo in cella. Aveva seminato il terrore nella sua città

Santa Maria a Vico. Ha opposto resistenza il ras Giulio De Matteo ieri pomeriggio alla vista dei carabinieri di Santa Maria a Vico, per questo motivo è stato ammanettato.

A suo carico un fermo di indiziato di delitto, su iniziativa della locale stazione diretta dal maresciallo Taddeo.

L’informativa a carico del 29enne originario dei Figliarini è comunque piuttosto corposa, sostenuta da diversi frame video che lo ritraggono in raid e rapine tutte a volto scoperto, l’ultima effettuata nella stessa mattinata.

Secondo le prime informazioni gli episodi raccolti dovrebbero essere tra i 6 e i 7.

Se non l’avessero bloccato avrebbe continuato, pare lo dicesse proprio lui alla gente: “Non mi fermo fino a quando non mi prendono”.

E’ chiaro che oltre a questi raid che rientrano nel fascicolo Giulio De Matteo in queste settimane di danni ne ha combinati a iosa, la città ha accusato il colpo, i residenti non ne potevano proprio più di lui soprattutto ma anche di qualche altro soggetto, ancora in libertà.

Se ieri avessero potuto festeggiare, la zona tra i Migliori e piazza Aragona sarebbe stata come Piedigrotta.

Per altro la sera prima aveva fatto danni anche presso un forno-rosticceria, era assieme ad un altro ragazzo. Prima si era rimpinzato con pizze e rustici e poi all’atto di pagare ha fatto la solita cosa e rivolgendosi al titolare ha detto: “E ora i soldi non me li dai?”.

Il commerciante ha risposto che aveva solo 10 euro in cassa ma lui si è avvicinato, è andato dietro al bancone e ha preso tutti i contanti dalla cassa.

Successivamente è scappato in sella ad uno scooter lasciando a piedi pure il compare che aveva portato a mangiare la pizza.

Vedremo ora cosa accadrà in sede di convalida del fermo.