CAPODRISE. «Cari concittadini, avrei preferito non rispondere alle menzioni confuse del consigliere Glorioso (forse il fuso milanese lo ha distratto dalle vicende cittadine), il quale non solo in questi anni si è contraddistinto per il disinteresse territoriale dovuto a vicende di carattere personale(?), ma il chiarimento si rende doveroso e necessario per onor del vero.
Il consigliere Glorioso, il quale non ho mai denigrato perché in politica bisogna saper distinguere e scindere le posizioni personali da quelle delle attività in cui siamo coinvolti (ndr,a mezzo stampa mi definisce ‘tale’) fa palesare, dalla sua arrogante replica e dai suoi ‘atteggiamenti dittatoriali’ avvenuti in presenza di testimoni degni di fede ed in camere istituzionali, la sua vera essenza, ovvero, il suo egocentrico, prepotente, presuntuoso e vanesio comportamento.
Nel replicare, lo ‘scienziato’, non bada al fatto che, nel perseverare nella sua miope convinzione, mette doppiamente la firma su una condotta patriarcale, arrogante, inaudita, ma soprattutto scellerata amministrativamente parlando, che va contro ogni regola giuridica. A costui dico: chi ti credi di essere per poter decidere al posto degli altri cosa fare o meno in relazione ad un impegno pubblico? Credi di essere un padre eterno che decide senza esitare su cose che spetterebbero ai diretti interessati?
In ogni caso, il mio modo di fare (chi mi conosce sa bene come agisco) mi spinge da sempre ad essere un pacifista, da sempre un calmierato equilibrista, per nome e per conto della tutela,della salvaguardia del bene comune e degli interessi collettivi. Probabilmente, il buon Glorioso negli ultimi mesi, è ostaggio della politica politicante e, pertanto, ha perso di mira i canonici crismi della cognizione personale ma anche del diritto amministrativo. Non chiedetevi il perché sulle scelte gloriosiane, chi conosce le dinamiche cittadine potrà capire il perché della sua scelta e ha contezza delle motivazioni personali(?) della ‘subordinazione forzata’ di costui, che non giudico in quanto io mi reputo, a differenza sua, un comune mortale, ma che vanno assolutamente prese in considerazione per il giudizio della decantata illibatezza che non è più! Cosa sarà cambiato in questi cinque anni per il consigliere Glorioso? Ai posteri l’ardua sentenza»
Nicola Belardo, candidato al consiglio con Fattopace sindaco e promotore dell’azione civica/moderata del gruppo regionale De Luca Presidente