Cervino. “Risolvere i problemi legati alla vetustà delle rete idrica con il suo completo rifacimento e garantire un costante flusso di acqua in tutte le zone del nostro paese sono tra le nostre priorità”: è con queste parole che l’avv. Giuseppe Vinciguerra, a poco più di una settimana dall’inizio della campagna elettorale, che lo vede in prima linea come candidato a sindaco del Comune di Cervino, dà le prime indicazioni sul suo concreto impegno per la realizzazione del cambiamento annunciato.
“La rete idrica – ha dichiarato – costituisce un serio problema per i nostri concittadini, che, da anni, tollerano i disservizi legati alla scarsa fornitura d’acqua nelle proprie abitazioni, provvedendo a tale penuria a proprie spese”. Una condizione che, nei mesi estivi, diventa fonte di disagio per la collettività: “Scontiamo anni di manutenzioni ‘rattoppo’ e scarsi investimenti – ha affermato – su una rete usurata dal tempo, a cui vanno destinate maggiori risorse per la risoluzione definitiva di una problematica che incide enormemente sulla qualità della vita delle nostra comunità, soprattutto nei periodi più caldi”.
Le riparazioni hanno prodotto esiti a breve termine: “L’esecuzione di interventi provvisori e a basso costo – ha continuato – su tubature vecchie e progettate per reggere una pressione standard, che non risponde alle attuali esigenze, produce risultati a strettissimo giro e non garantisce, comunque, l’arrivo dell’acqua, in particolare nelle zone più alte del paese”.
Intanto, i cittadini hanno dovuto creare impianti domestici per l’incremento della pressione: “L’acqua è un bene primario- ha aggiunto– e una buona amministrazione deve garantire a tutti una distribuzione locale che sia equa e pienamente soddisfacente; le risorse finanziarie vanno investite nella giusta direzione, laddove vi sono necessità basilari per la popolazione; noi di Siamo Cervino abbiamo proprio questo obiettivo”.
Le soluzioni sono, dunque, negli investimenti diretti ad ottenere una soluzione decisiva, con finanziamenti che non vadano perduti, come accaduto nel 2014: “Sette anni fa – ha precisato – mi ero già interessato al rifacimento e il Comune era risultato, in effetti, destinatario di fondi per oltre tre milioni di euro, poi non spesi entro i termini previsti; ora che la Regione Campania, nell’ambito delle iniziative di accelerazione della spesa, sta rifinanziando i progetti non realizzati, è tempo di agire con cognizione di causa e competenza”. E ha concluso: “La nostra idea, già presente nel progetto esecutivo sulla rete e basata anche sulla mancanza di una mappatura, prevede il risanamento del suo deficit strutturale attraverso il congelamento in cemento delle vecchie tubature e la costruzione parallela di nuove condutture; ciò garantirebbe un duplice vantaggio ovvero un sistema funzionante e un riammodernamento delle strade sotto cui esse si diramano. Non si può continuare ad inseguire l’emergenza determinata dai guasti, serve un’azione netta e risolutiva”.